CINEMA & FABRIANO, A TU PER TU CON CESARE RAMAZZOTTI

Non si può parlare di cinema a Fabriano senza far riferimento a Cesare Ramazzotti, esperto e profondo conoscitore del mondo cinematografico e organizzatore di importanti rassegne dedicate al cinema d’autore nella nostra città.

Cesare sei stato l’anima di iniziative importanti per la promozione e la conoscenza del cinema a Fabriano:sarebbe opportuno riprendere in mano questi progetti e magari indirizzandoli a quale platea?

Sarebbe certamente molto opportuno riprendere tre progetti che in passato hanno raccolto grandi favori dal pubblico fabrianese amante del buon cinema.”Cinema al cinema”era rassegna del cinema d’autore la cui prima edizione risale a circa 40 anni fa , grazie a una mia idea. Per circa 35 anni fu presentato tutto il meglio del cinema d’autore italiano e internazionale con opere selezionate tra i più importanti festival cinematografici europei e americani. La rassegna fu spesso arricchita da incontri con registi e attori protagonisti dei film. Poi l’avvento del “Cinema sotto le stelle”, arena cinematografica estiva con tutto il meglio della stagione cinematografica invernale ed anteprime della nuova stagione. E’ stato uno degli eventi estivi più amati dal pubblico e in alcune edizioni l’unica risorsa in una cartellone estivo cittadino,  davvero povero di eventi.

Importanti iniziative che coinvolgevano anche le scuole come Agiscuola e il Premio David di Donatello Giovani: in cosa consisteva questo progetto?

Per circa 15 anni è stata l’unica offerta culturale, valida e continuativa, riservata agli studenti degli Istituti Scolastici Superiori. Fortemente voluto dall’allora Assessore alle Politiche giovanili e Cultura, Paolo Paladini, in collaborazione con l’AGIS Regione Marche, che aderì a questo importante progetto nazionale sostenuto dal MIUR, vero punto fermo nei rapporti tra mondo della scuola e mondo dello spettacolo. Era abbinato ad un concorso che dava al vincitore di ogni regione la possibilità di partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia in qualità di giurato del premio Leoncino d’oro. Sono orgoglioso di dire che ad ogni edizione uno studente fabrianese si è aggiudicato il primo premio. Un progetto di cui gli studenti sentono oggi una viva , profonda, mancanza!!!!

L’avvento della multisala e delocalizzazione delle sale cinematografiche dal centro storico cittadino alla periferia commerciale, hanno cambiato il modo di vivere il cinema a Fabriano e non solo?

L’avvento della multisala nella nostra città, come nel resto d’Italia, è stato un fenomeno nato su modello americano e dalla necessità di combattere la crisi del cinema e il calo di spettatori. Più sale in un’ unica struttura e maggiore offerta di film. Di sicuro un fatto positivo, oscurato però dal fatto che l’offerta è solo prettamente commerciale. Grandi blockbuster americani e poco cinema italiano o più in generale europeo. Per Fabriano in particolare l’avvento di una multisala, salutato inizialmente come una specie di “arrivano i nostri eroi”, si è ben presto rivelato per la sua vera faccia: una sorta di colonizzazione che ha desertificato, annientato, avvilito, ogni velleità culturale cinematografica, eliminando di fatto tutta quella fascia di pubblico che prima frequentava il cinema d’autore e comunque di qualità. Sarebbe auspicabile per Fabriano la riapertura di una monosala in centro, sulla scia di quanto avvenuto in tante città anche vicine alla nostra (vedi Perugia o la stessa Ancona).

Hai un tuo particolare ricordo di Carla Acuti e di questa famiglia che per anni ha gestito il cinema a Fabriano?

Di Carla Acuti e della sua famiglia, che per decenni ha avuto il monopolio delle sale cinematografiche a Fabriano, vorrei ricordare, al di là della meritevole attività di esercente, la sua squillante risata contagiosa di allegria e vitalità. Un ricordo affettuoso anche all’unico non componente della famiglia Acuti, Paolo Cacciamani, direttore delle tre sale Giano, Excelsior, Montini, la cui lungimiranza e dedizione al mestiere di esercente mi permise di avviare il progetto Cinema al Cinema e di nutrire la mia smisurata passione per il Cinema.

Gigliola Marinelli

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