On Air

IL SINDACO DELLA RICOSTRUZIONE: “UN DOCUMENTARIO PER RICORDARE IL SISMA”

Un documentario per ricordare il terremoto e non dimenticare mai. “Quattro anni dopo, ma anche dieci, anche venti… e la storia della città di Fabriano continua”. E’ il titolo del video realizzato dall’ex sindaco di Fabriano, Francesco Santini, per tutti il sindaco della ricostruzione, che raccoglie la sua esperienza pre e post terremoto del 1997. “L’opera – ha detto – è una testimonianza cronologica puntuale di una fase impegnativa, delicata e fortissima per i suoi risvolti sociali umani e psicologici iniziata con le forti scosse di settembre”. A supportare Francesco Santini in questa sua fatica di ricomposizione di un passato che ha lasciato una traccia indelebile sulla città, Andrea Vitali. Da qui tante immagini riprese dal video di Achille Corrieri, sul fine mandato di Santini, proiettato al Teatro Gentile nell’aprile del 2002 e poi un resoconto di 58 minuiti su tutto quello che ha caratterizzato la fase del dopo terremoto: dalla preghiera recitata un anno dopo la morte di Agnese Ciccacci, la donna deceduta dopo la forte scossa di terremoto dopo essere stata raggiunta dal crollo di un cornicione in prossimità della chiesa di San Biagio, alle celebrazioni per il decennale; dalla visita del capo della stato Ciampi alle ultime opere recenti pensate e progettate fino alla scopertura del Giano e la valorizzazione della struttura di Santa Caterina a Castelvecchio. Nel documentario di Francesco Santini non possono passare inosservate alcune scene che tutti ricordano con commozione: dalla posa della prima pietra della costruzione della nuova scuola primaria Allegretto con il saluto di Vittorio Merloni, ai funerali del vescovo diocesano, monsignor Luigi Scuppa che tanto si impegnò per la riapertura definitiva della Cattedrale San Venanzio e la costruzione del raddoppio delle nostre arterie inserite nella Quadrilatero. “E’ un vero e proprio dossier sulla storia recente della città – ha concluso Santini – che ho voluto regalare agli annali della storia locale e per questo consegnata agli archivi della Biblioteca Multimediale “Sassi” ospitata in una location storica, il complesso San Francesco, anch’esso oggetto di lunghi lavori dopo il sisma del 1997″. (foto)

Radio Gold, per non dimenticare. Ieri, in occasione del ventennale, l’allora coordinatore della protezione civile locale, Giancarlo Sagramola, ricorda quei terribili giorni: www.radiogold.tv/?p=29396

Terzoni (M5s): “Cambi di residenza, servono nuovi controlli nelle Marche”

“Purtroppo sono stata triste ma puntuale profeta: sui “contributi di autonoma sistemazione” c’è il sospetto che in molti abbiano fatto i furbetti nel cratere sismico, commettendo irregolarità al fine di sgraffignare soldi con un semplice cambio di residenza. Proprio pochi giorni fa ho depositato un’interrogazione alla presidenza del Consiglio e al ministero dell’Economia per chiedere al governo controlli a tappeto e sostegno ai comuni nella lotta ai falsi: il caso scovato a Camerino era un campanello d’allarme significativo. L’inchiesta della procura di Rieti sui tentativi di cambio di residenza ad Amatrice, che speriamo si concluda con un nulla di fatto, ci conferma oggi che di controlli ne servono di ulteriori in tutta l’area interessata. Se qualcuno si è reso protagonista di un inqualificabile sciacallaggio, deve pagare. Ci sono cittadini che hanno dovuto subire un dramma e ancora oggi vivono in condizioni estremamente disagevoli: se davvero c’è chi cercato di lucrare sulle erogazioni dei contributi Cas, si tratterebbe di un bruttissimo segnale che però non può minimamente offuscare l’ondata di solidarietà che c’è stata nei confronti dei territori colpiti dal sisma. Il governo farebbe bene a risponderci: la procura reatina ha confermato che le nostre preoccupazioni non sono infondate”. Così, in una nota, Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati.

Ceriscioli a Fiastra

Non si possono fare paragoni tra il terremoto del 1997 e quello del 2016, ci sono differenze “per le dimensioni del sisma, per il mutato contesto sociale, l’economia, la pubblica amministrazione, gli strumenti della comunicazione”. Lo ha rilevato ieri, sintentizza Ansa.it, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli durante il convegno “1997- 2017. I terremoti e le Marche. Rinascita e Ricostruzione” all’Abbadia di Fiastra. Ma si possono prendere “spunti positivi da quell’esperienza, come il trasferimento di competenze ai territori, con i quali già stiamo lavorando insieme. E’ impossibile immaginare la ricostruzione senza i sindaci”. Paragoni impossibili anche per l’ex presidente della Regione Marche Vito D’Ambrosio, in carica nel 1997, “anche se la ricostruzione nelle Marche è stata esemplare quanto quella del Friuli secondo uno schema che privilegiava il decentramento ai territori Una ricostruzione che ha salvato vite umane nel sisma dello scorso anno”.

m.a.