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FABRIANO PROTAGONISTA IN TERRA FRANCESE

Siamo ad Enghien Les Bains, piccolo centro di circa 13.000 abitanti situato a nord di Parigi, a pochi chilometri dalla tentacolare conurbazione periferica della metropoli, si specchia sul lago, amata molto dagli Impressionisti, Claude Monet, lo stesso Vincet Van Gogh, per quell’atmosfera tipica del nord Francia tra colori e sfumature. Elegante stazione balneare, termale, famosa già dal VIII secolo,piccola ma ordinata, lo spettacolare Casinò e l’attrezzatissimo e moderno Centro delle Arti sono i contenitori su che la contraddistinguono. Enghien Les Bains, è città Creativa per le Arti mediatiche ed ospita l’XI Annual Meeting delle Città Creative UNESCO. Mi trovo qua a far parte della delegazione di Fabriano Creative City e devo dire che l’atmosfera si è dimostrata fin da subito coinvolgente, delegazioni da tutto il Mondo hanno invaso il piccolo centro, organizzato e messo a punto per la grande kermesse pur con le rafforzatissime e severe misure di sicurezza. Ci sono le altre Città Creative Italiane, Torino, Bologna, Parma e Roma. Arabi da Al Ahsa, le colorate ed entusiaste delegazioni africane, la Republica Democratica del Congo in rappresentanza della City of Music Kinshasa e il Congo con Brazzaville, La China presente con varie delegazioni, gli amici americani, sempre entusiasti e molto friendly, da Santa Fe al Kentucky, all’Arizona a Detroit che sta vivendo un importante processo di trasformazione urbana, poi il Giappone con i loro riti, una volta entrati nelle loro grazie si diventa quasi degli idoli, gran paese il Japan, qui legata all’antico e prezioso Artigianato di Kanazawa e Sasayama. Il Mexico sempre caliente, la Korea del Sud e quel loro modo di essere asiatici atipici, quasi occidentalizzati, un ponte tra Oriente ed Occidente, paese che sta vivendo un grande boom economico sia industriale, artigianale che culturale e turistico. L’Iran e il fascino senza tempo dell’antica Persia, il Canada con Montreal, la città con più influenza europea d’America, il Brazil e l’Ecuador con i progetti di sviluppo urbano in terre non facili, ma in grande crescita. Europa presente con Svezia, Germania, Spagna, l’Irlanda con Galway, il Regno Unito, Porto, i paesi ex sovietici e Praga con una delegazione della Biblioteca Nazionale. Ambiente giovane, frizzante, entusiasta, le relazioni internazionali uniscono, coinvolgono, condivisione, scambi di esperienze, idee, progetti, il Meeting mette in moto tali componenti. Fabriano è amata e ammirata, c’è curiosità per la sua storia e per le sue tradizioni, promuoverla va da sé, il patrimonio artistico, la carta la rendono di forte appeal e la contraddistinguono. La popolazione locale vive l’evento con partecipazione senza essere troppo coinvolta, segue il suo passo seguendo il tutto con discrezione. Le delegazioni invadono il piccolo centro, la città è divisa a sezioni, luoghi per il Crafts and Folk art, per il Design, per il Cinema e la proiezione di video di Città Creative, per la Musica, per la Gastronomia, per la Letteratura: le Arti Mediatiche e digitali, tutto ruota intorno al lago, che la sera al tramonto mostra il meglio, tra colori cangianti, riflessi e quell’atmosfera per certi aspetti romantica e suggestiva che corona il tutto e avvolge in una dimensione sospesa il Meeting. Ne usciamo vincitori da questa esperienza entusiasmante, Fabriano è designata con acclamazione e consenso dall’Assemblea Generale delle Città Creative, ospiterà l’Annual Meeting 2019, la XIII edizione del Network Creative Cities UNESCO, grosso risultato a livello internazionale.

Francesco Fantini