NICOLÒ V, ROSSELLINO E IL PROGETTO URBANO “CITTÀ IDEALE” PER FABRIANO
Bisognerà attendere le prime luci del Rinascimento e l’intervento di uno degli architetti più innovativi ed abili del tempo perché il centro di Fabriano, soprattutto la piazza potesse ottenere una sistemazione ordinata e significativa che desse il giusto risalto ai suoi monumenti e palazzi più significativi. Sotto il pontificato di Nicolò V, Fabriano ospitò il Papa stesso che sfuggiva dalla peste da Roma e che si sistemò in città presso Palazzo Chiavelli anche per risolvere in loco la spinosa questione della setta eretica dei Fraticelli che proprio nella città della carta aveva il suo punto nevralgico e di sviluppo. Nicolò V giunse a Fabriano con ben 10 Cardinali, letterati, cortigiani, nel 1449 e successivamente nel 1450, soggiornandovi in pianta stabile per vari mesi. Il Papa dopo aver sistemato la questione dei Fraticelli, mandandone al rogo diversi nella piazza principale, lui amante delle arti e dell’urbanistica s’impegnò in prima persona a trasformare la piazza in modo più artistico ed armonioso. Chiamò l’architetto toscano Bernardo Rossellino, seguace e collaboratore del geniale Leon Battista Alberti, uno dei maestri del Rinascimento. L’architetto da due anni aveva cominciato a lavorare per il Papa per riedificare nientedimeno che la Basilica di San Pietro. L’incarico prestigioso è quello di consolidare la chiesa trecentesca di San Francesco, dare decoro e ordine allo spazio antistante i principali edifici della piazza. Il Vasari menziona questo grosso progetto di ristrutturazione urbanistica nelle sue Vite. Rossellino ebbe così quest’importante incarico urbanistico proprio a Fabriano, lui che nel 1463 progetterà la ristrutturazione di Pienza e della sua piazza per Pio II Piccolomini, l’immagine utopistica di Città Ideale. A Fabriano viene realizzato così il suo primo progetto Rinascimentale, la piazza doveva avere volumi plastici e volumetrici, doveva essere un completamento esterno di un’opera architettonica, chiesa o palazzo, realizzò così l’elegante Loggiato a 19 arcate progetto che verrà completato in due fasi successive, nel 1636 e nel 1779. Costruzione a portico tesa sul lato lungo della piazza del triangolo ottico, dove colui che guarda cercherà sempre la base, che troverà in rapida sequenza nel Palazzo del Podestà e nella Fontana Sturinalto.
Francesco Fantini