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PREVENZIONE E CORAGGIO

La violenza maschile sulle donne assume molteplici forme e modalità, sebbene la violenza fisica sia la più facile da riconoscere tanto che il fenomeno può essere riassunto in tre parole”Minacciare,Umiliare,Picchiare”. La violenza di genere non è solo l’aggressione fisica di un uomo contro una donna, ma include anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, violenze sessuali, persecuzioni.. A volte sfocia nella sua forma più estrema, il femminicidio: solo nel 2016 sono morte 116 donne. Non esiste un profilo della donna-tipo che subisce violenza in quanto coinvolge tutte le donne.

Qualcosa esplode nella coppia e brucia l’amore, lo capovolge, lo profana fino all’estremo. Rivela che quella relazione non era fondata sulla meraviglia e sulla cura l’uno dell’altra; ma sulla costante, radicale pretesa di assimilazione e di possesso da parte dell’uomo sulla donna.

Perché un calesse e non un amore?
Frustrazione, non realizzazione personale dell’uomo, difficoltà sul lavoro o nella vita, insoddisfazione, sono solamente le motivazioni superficiali di questi eventi. Più in profondità si può trovare il mancato riconoscimento dell’identità delle donne e del fatto che esse hanno, al pari degli uomini, il diritto di realizzarsi e di decidere ciò che è meglio per loro stesse.

Cosa fare?
Due parole importanti: prevenzione, coraggio. Prevenzione: quando vediamo che con il ragazzo conosciuto, nel rapporto di coppia, nel rapporto familiare, con gli amici, in qualunque contesto qualcosa sta iniziando a non andare per il verso giusto, bisogna immediatamente prendere posizione. Far presente che quella frase, quel modo di fare non è rispettoso e coraggio per mettere dei paletti ogni volta che è possibile, perché la violenza contro le donne è un fenomeno che inizia piccolo e quotidiano, e va fermato proprio a questo livello.

Daniela Magnini, psicologa