LA CITTÀ DELLA SCIENZA TRA INNOVAZIONE E CULTURA
A quattro anni dall’incendio doloso che l’aveva distrutta completamente, rinasce la Città della Scienza di Napoli. Il 4 marzo, proprio il giorno di quel terribile rogo, è stato inaugurato questo polo culturale e scientifico davvero innovativo ed unico nel suo genere. Seguendo il meraviglioso lungomare di Posillipo, Marechiaro e il parco naturalistico-archeologico di Pausilypon, si arriva all’avveniristica Città della Scienza. Simbolo di rivalsa ed esempio di rigenerazione rispetto all’area dismessa, disastrata, carica di macerie e di misteri irrisolti,dell’Italsider di Bagnoli, situata poco più a nord. “Corporea”, il primo vero Museo Europeo interattivo del Corpo Umano, duemila metri quadri espositivi, 14 isole tematiche, un centinaio di exhibits, istallazioni digitali, postazioni interattive, esposizioni e macro-installazioni per raccontare i meccanismi umani usando i più moderni strumenti multimediali, digitali e sensoriali. Ad ogni metro si incontrano robot, postazioni multimediali, giochi interattivi, video e tavole. Insieme al Museo si inaugura anche il Dome 3D, un Planetario da 120 posti, si prevedono per ora 250.000 visitatori all’anno, ma si confida in numeri molto più alti in pochi anni. Il primo vero rilancio in attesa della ricostruzione completa del Science Centre prevista per il 2019. Investire in grandi Contenitori culturali e scientifici per un futuro migliore di rinascita culturale ed anche occupazionale, Napoli ci prova coniugando innovazione, arte, natura, storia e scienza, un importante esempio anche di rigenerazione ambientale e urbana proveniente dal Sud.
Francesco Fantini