FUORI CRATERE E LA DISCRIMINAZIONE DELLE SECONDE CASE

Il cratere sismico spaventa nel Fabrianese più delle scosse! Si, in attesa di conoscere ufficialmente i dettagli del decreto legge a favore delle zone terremotate, nella città della carta è in atto una polemica politica contro la decisione di escludere Fabriano dal cratere. Se per la prima casa al momento sembra non ci siamo differenze quello che colpisce è la disparità di trattamento per le seconde casa. Coloro che sono all’interno del cratere avranno diritto al 100% delle spese per riparazione, ripristino e ricostruzione delle seconde case. Chi è fuori dal cratere, invece, solo il 50%. Nel 1997, invece, in occasione del sisma che ha provocato tantissimi danni tra Marche e Umbria, le seconde case rimasero fuori. “Perchè – si domandano alcuni – questa differenza?” Anche i consiglieri comunali sono scesi in campo a Fabriano per difendere la città. “Insieme alla disoccupazione che aumenta giorno dopo giorno e tante famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese, come se non bastasse – ha detto Pino Pariano – a causa del terremoto, ci si ritrova a sostenere ulteriori gravi disagi economici e morali. Fuori dal cratere non possiamo usufruire di tanti benefici sia per le persone che per le attività commerciali – ha detto l’ex presidente del consiglio comunale Pino Pariano – e, quindi, chiedo a sindaco e assessori di dimettersi per protestare contro chi non ha valutato a dovere i danni subiti dalla nostra comunità con la speranza che questo gesto serva ad accendere i riflettori sulla città che non merita questo trattamento”. Pensiero condiviso anche da Silvano d’Innocenzo, consigliere in quota Forza Italia. Pensiero condiviso anche da Silvano d’Innocenzo, consigliere in quota Forza Italia che attacca “Il sindaco di Fabriano, per farsi bello, ha dichiarato che Fabriano ha retto al terremoto, ora non siamo tra i comuni gravemente terremotati, speriamo che la struttura della Presidenza del Consiglio si renda conto dei limiti umani di alcune personaggi politici di periferia.” Questo il commento di Mario Becchetti su Facebook: “Fabriano fuori dal cratere sismico è un fatto triste. Finanziamenti arriveranno, ma il segnale simbolico dato è evidente: una “graduatoria” differenziata significa benefici differenziati per famiglie e imprese, altrimenti che si fa a fare? I danni erano stati molto maggiori, ma dopo la ricostruzione post sisma del 1997 Fabriano città ottenne ben 600 milioni di euro di finanziamenti per edifici privati, piccole medie imprese, chiese e beni culturali, senza considerare le opere infrastrutturali. Ricordo questi dati non per fare polemiche, che non servono assolutamente a nulla. Anzi, da ex-terremotato sottolineo che serve solo unità, collaborazione e vicinanza a chi soffre. Ricordare questi dati è utile, forse, soprattutto per la comunità di Fabriano, per evitare il rischio di consolidare una particolare forma di memoria, molto diffusa: quella degli “squali”, che dura solo pochi minuti e considerava tutto scontato.”

Ieri, intanto, è stata superata la quota di 100mila interventi effettuati dai vigili del fuoco per il terremoto che ha colpito il Centro Italia, con una media di oltre 1.200 interventi al giorno. Sono 59.400 i sopralluoghi e le verifiche fatti dai tecnici del Corpo sulle strutture, 1.380 gli interventi di copertura di tetti danneggiati e 364 le opere provvisionali di puntellamento. Dai dati forniti dal Centro operativo nazionale, risultano operare ancora nel cratere 1.322 vigili del fuoco, con 637 mezzi di soccorso, tra cui 4 elicotteri. L’opera dei vigili del fuoco continua a concentrarsi sull’assistenza alla popolazione, con 24.700 operazioni svolte finora per il recupero di beni dalle abitazioni lesionate e dalle attività commerciali.

LA TABELLA DELLA REGIONE MARCHE PER CAPIRNE DI PIU’:

http://www.comune.fabriano.gov.it/images/il_comune/Interventi_Terremoto2016_eseguibile-1.pdf