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VISITA INPS A FABRIANO DOPO LA SCOSSA 6.5, DUE RIGHE PER REGOLARIZZARE

Che c’è tanta gente che ha sempre il dito puntato contro l’apparato pubblico è vero e con la crisi questo sentimento si è accentuato per una serie di diritti, trattamenti e sicurezza economica che il privato non ha più da anni. E’ altrettanto vero, però, che con un briciolo di buon senso certe figuracce si potrebbero risparmiare cosicchè nessuno, poche ore dopo, deve chiedere scusa o rettificare per quanto accaduto. La città della carta è alle prese con la zona rossa ad Albacina, il castello di Collamato inagibile, tutte le chiese chiuse in centro – la Collegiata di San Nicolò ha parte della facciata pericolante – l’ala A dell’Ospedale Profili chiusa per inagibilità con trasferimento degli ambulatori, gli sfollati che sfiorano le 400 unità e l’hotel Gentile per i terremotati senza casa già pieno. Se ci si mettono pure gli sciacalli e le visite fiscali non si farà mai giorno!

Senza casa e in malattia, il medico dell’Inps non la trova in casa e redige il verbale. Il terremoto rende tutti più fragili ma la macchina della pubblica amministrazione ci mette lo zampino. E’ accaduto a Fabriano a una donna che ha dormito in macchina con casa inagibile. Lunedì era in malattia ed è rimasta nei dintorni, ma senza il suo solito tetto sopra la testa perché lesionato. Poi, prima di pranzo, ha raggiunto l’abitazione per prendere al volo alcuni effetti personali e ha trovato, nella cassetta della posta, il foglio del medico dell’Inps che era passato per il classico controllo fiscale che si fa quando un dipendente è in malattia. Non avendo trovato nessuno in casa ha lasciato il documento che testimonia l’assenza della donna. <Purtroppo non ero li perché ho casa inagibile – ha detto Alessia Baroni – e non avevo avuto modo di avvertirli che dormivo nel parcheggio. La macchina burocratica va avanti come se non fosse accaduto nulla>. Prima di recarsi negli uffici ieri mattina si è rivolta anche al sindaco Giancarlo Sagramola tramite Facebook. <Non sarà il caso di prendere le parti dei suoi concittadini e chiedere chiarimenti in merito? Poi si chiedono perché i contribuenti sentono lo Stato nemico? Non ho nulla per vestirmi perché non posso rientrare in casa e devo pensare di comunicare in tempo reale con l’Inps? Questi sono atti vessatori nei confronti di chi ha perso tutto.> Quando poi la rabbia è scesa, la donna, accompagnata dai suoi familiari, si è recata all’Inps dove un impiegato le ha fatto compilare un modulo dove spiega il motivo per cui non era a casa in quel momento. Davvero incomprensibile il motivo per cui il medico dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale effettua questi controlli a Fabriano il giorno dopo una scossa di magnitudo 6.5. Tutto bene, però, quel che finisce bene visto che la dipendente ha avuto, come prassi, una giornata di tempo per motivare la sua assenza.

La paura in città è tanta e molti dormono ancora in auto, nei camper o nelle strutture allestite dall’amministrazione comunale. PalaCesari, PalaFermi e PalaGuerrieri ospitano, ogni giorno, centinaia di persone che vivono l’incubo del terremoto. C’è il rischio di crisi d’ansia dopo le tante scosse percepite e, per questo, l’Asur ha messo a disposizione alcuni psicologi. All’Ospedale Profili, intanto, è stata dichiarata inagibile l’ala A, la più vecchia del complesso, e ambulatori e uffici sono stati trasferiti in altri reparti non senza difficoltà. Tanti quelli che ricorrono al Pronto Soccorso per ferite provocate nel momento della fuga dall’abitazione dopo la scossa o per attacchi di panico. Lunghe file, dopo cena, si sono formate, invece, alla stazione ferroviaria dove è fermo, al binario 1, il treno notte con circa 300 posti letto. Sono riservati a coloro che hanno casa inagibile ma, dalle ore 23, in caso di posti liberi, vengono dati anche a chi vuole dormire fuori casa solo per paura. Polemiche per la decisione di distribuire le cuccette avanzate solo in tarda serata.

La situazione degli sfollati, in attesa che si concludano i sopralluoghi, dovrebbe normalizzarsi già da oggi. Il Comune di Fabriano ha attivato una convenzione con l’Hotel Gentile per ospitare famiglie con inagibilità. <Per usufruire del servizio di accoglienza alberghiera – ha detto il sindaco Sagramola – ci si deve rivolgere ai nostri uffici al numero 0732-709343 operativo tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15 alle ore 18.30. Anche le strutture  ricettive interessate ad attivare una convezione possono rivolgersi allo stesso numero.> Al momento, infatti, l’Hotel Gentile è al completo con circa 200 persone con casa inagibile che ora hanno un posto sicuro e caldo prima dell’arrivo dei container previsto entro Natale.

La conta dei danni è lunga. Alle chiese e case dichiarate inagibili da giorni si è aggiunto anche una parte del cimitero di Serradica-Cacciano. A Collamato inagibile l’area adiacente il serbatoio pensile demolito dopo la scossa del 24 agosto. Le richieste di sopralluogo sono salite a quota 1641, martedì erano 1475. In totale sono state emesse fino alle ore 18 di ieri pomeriggio un totale di 49 ordinanze di sgombro che riguardano 152 famiglie per un totale di 389 persone. Potenziati, intanto, i controlli in città.

Ieri il presidente della repubblica Mattarella ha visitato le zone terremotate. “La presenza del capo dello stato e la sua vicinanza è la vicinanza di tutte le istituzioni”. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nel corso della visita a Camerino. “I cittadini – ha aggiunto il governatore – sono colpiti da situazioni davvero pesanti, senza casa non vedi prospettiva e ti può cadere il mondo addosso. Cambiare mentalità, riuscire a recuperare quella capacità di reazione che è fondamentale in momenti così difficili passa anche attraverso momenti simbolici: la presenza del presidente della Repubblica rappresenta tutto questo, da solo incarna tutte le istituzioni vicine alla nostra comunità.
Ogni volta che viene siamo assolutamente grati perché accompagna la necessaria ricostruzione, che è l’obiettivo numero uno del lavoro che stiamo facendo, il rilancio economico è l’obiettivo numero due perché non c’è ricostruzione senza economia, il terzo obiettivo è il rilancio della comunità”. Mattarella ai bambini di Camerino: “Non mollate” “Mi raccomando, non mollate: voi siete il futuro dell’Italia”. Sergio Mattarella si era congedato dagli sfollati di Camerino con un saluto finale riservato a un gruppetto di bambine e bambini che hanno interrotto i giochi per seguire la visita del capo dello Stato nell’area colpita dal terremoto.

Marco Antonini