CARAVAGGIO DÀ LUSTRO ALLA PINACOTECA DI ANCONA

Un dipinto che mi ha sempre impressionato per il suo impatto e il forte realismo, è l’olio su tela “il ragazzo morso da ramarro” frutto del genio tormentato di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, che sarà esposto presso la Pinacoteca Civica “F.Podesti” in Ancona a Palazzo Bosdari. Uno straordinario ‘spot’ per la Pinacoteca anconetana da qualche mese restituita al pubblico dopo un accurato restyling, e per tutto il capoluogo dorico. Un capolavoro della storia dell’arte occidentale di proprietà della Fondazione Longhi di Firenze che concederà il prestito dell’opera fino all’8 gennaio 2017. Il dipinto ritrae un giovane ragazzo che allunga la mano per prendere una ciliegia posata su un tavolo, ma che viene morso da un rettile, da un ramarro. Vediamo elementi già visti come la frutta in primo piano e il drappo bianco e rosso che avvolge il giovane. In primo piano anche una brocca di fiori con le trasparenze e i riflessi dell’acqua e del vetro, elementi ripresi dai suoi esordi lombardi. Lo sfondo è segnato da un fascio di luce, elemento che vedremo costante nel l’arte del Caravaggio. Quello che impressiona è la scena folgorante, la rappresentazione di un momento, come se fosse uno scatto, un’istantanea fotografica; mai nella storia dell’arte si era visto qualcosa del genere, è un’opera per certi aspetti rivoluzionaria. Scena immediata, una sorta di diretta, il giovane è colto di sorpresa, invaso dal dolore del morso arretra di scatto spaventato, un’istante in cui si avverte la sua reazione improvvisa ed inconsapevole. Il dipinto venne realizzato nel suo primo periodo a Roma presso Monsignor Pucci, affascinato dal talento e dalle attitudini del Caravaggio, sedotto dal suo carattere selvaggio ribelle fuori dagli schemi. Dell’opera a vi è un’altra versione, leggermente diversa, forse sempre opera sua, alla National Gallery di London.

Francesco Fantini