LA CRISI CONTINUA, FABRIANO E SASSOFERRATO PERDONO IMPRESE

La Cna scatta una fotografia ai primi sei mesi dell’anno e rileva una crisi continua che non ha lasciato spazio alla ripresa economica. “Le imprese attive dell’area di Fabriano calano in sei mesi da 3.971 a 3.928 – spiega Andrea Riccardi segretario della Cna locale – e tra il 30 giugno 2016 e il 31 dicembre 2015 si registrano 43 imprese in meno (pari al –1,1%); un ridimensionamento che ha un ritmo maggiore di quello che si riscontra per la provincia di Ancona (-0,3%), la quale perde 106 imprese attive nello stesso periodo”. Secondo lo studio della Cna le maggiori perdite dell’area fabrianese si riscontrano nel settore dell’agricoltura (-37), del commercio (-10), dei trasporti (-4). “Se a questo dato allarmante – ribadisce Mauro Cucco presidente della Cna area fabrianese – aggiungiamo i dati pubblicati qualche giorno fa relativi alle dichiarazione dei redditi del 2014, dove risultano circa 9.269 dichiarazioni circa la metà dei 22.000 contribuenti hanno un reddito inferiore, o non superano i 15.000 euro lordi annui, si delinea un quadro seriamente preoccupante che preclude qualsiasi possibile ripresa.” Tra i comuni che perdono più imprese, in termini di numeri reali, vi sono Sassoferrato (-21), Fabriano (-11), Serra San Quirico (-7). “Se puntiamo l’attenzione sui singoli settori – continua Andrea Riccardi – a Fabriano nei primi sei mesi dell’anno vanno male agricoltura (-8) e noleggio, agenzie viaggio, servizi a supporto delle imprese (-5) e commercio all’ingrosso e al dettaglio (-4), mentre crescono attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (+6) e attività professionali, scientifiche e tecniche (+4). A Sassoferrato cala soprattutto l’agricoltura (–21 unità)”. La nota della Cna si conclude con uno studio sulle variazioni percentuali e, sempre analizzando le imprese attive del 30 giugno con quelle del 31 dicembre scorso, emerge che i comuni più penalizzati sono: Sassoferrato (-2,9%) e Serra San Quirico (-2,2%).

a.r.