MONDIALE DI ENDURO, UNA VETRINA IMPORTANTE PER FABRIANO

Il mondo dell’Enduro si concentra su Fabriano. La città, dal 14 al 17 luglio ospita il GP d’Italia 2016 che vale come 7^ prova del motomondiale 2016.  Sabato e domenica, le gare; venerdì  sera lo spettacolare supertest ossia la gara di velocità che dà l’ordine di partenza per il Gp. Un Gran Premio che si distingue delle altre competizioni nazionali. Fabriano non sarà, come le altre città ospiti finora dei GP, a margine dell’evento ma farà da cornice alle gara e dunque si presenta forte di tutte le sue opportunità. Ragione per cui la città del Gentile ospiterà una novità mondiale poiché sarà sotto la cupola dell’ app Nauta scaricabile gratuitamente dagli store dei propri cellulari. App con cui gli utenti in diretta riceveranno info per vivere al meglio l’evento. News sui piloti, i team, i tempi, i risultati. Perfino la possibilità con il bluetooth di condividere fotografie e momenti anche catturati in luoghi di difficile accesso. Un sistema incrociato di dati reso possibile dalla collaborazione tra quelli del Motoclub Artiglio, lo Iat di Fabriano e i tecnici di Fondazione Smart Cities, che hanno sviluppato l’applicazione.

Sono ben  17 i teams  iscritti, tra cui 9 italiani. I piloti saranno 91 e provengono da una quindicina di nazioni. In categoria Gp gareggeranno in 42, di cui 14 sono italiani. Nell’enduro young sono in 30 di cui 10 italiani e sul Y Youth in 19, tra cui 8 italiani, I piloti vengono da Spagna, Francia, Portogallo, Ungheria, Germania, Austria, Finlandia, Svezia, Inghilterra, Grecia e anche dagli USA, dall’Australia e dal Cile. Gareggeranno in 6 categorie (Enduro GP, E1, E2, E3, Enduro J Junior, Enduro Y Youth). Tra di loro 32 italiani. Il tracciato, in accordo con la Federazione Internazionale Moto è un percorso lungo 3 giri di circa 55 chilometri per ogni giornata ed è stato particolarmente curato al fine di garantire le difficoltà di un mondiale. Si snoda a Sud Ovest della città della carta, nel triangolo Fabriano, pendici del Monte Fano e del Monte Vernale. Le prove sono quattro: 8,5 km di Enduro Test a Caselle di Attiggio, 15 km in CO-tirato tra Castigliano e Paterno, 5 km di Cross Test alle Fonti di Castiglioni, Xtreme Test a Santa Maria con salti, tronchi e pietre lungo 2 km. Prove che i piloti  affronteranno ognuna tre volte ogni giorno. Pertanto avranno al loro attivo ben 24 prove cronometrate!

“Il Gran Premio d’Italia GP di Fabriano – ha illustrato Giovanni Balducci, socio Motoclub Artiglio – si è presentato, da subito,  in un modo diverso degli altri gran premi nazionali. Perché a Ginevra, in febbraio, volutamente lo abbiamo proposto come l’evento sportivo di un territorio. Ragione per cui abbiamo ideato percorsi e gare coinvolgendo Fabriano. La città è in questo GP la cornice delle gare ed è presente con tutte le sue opportunità culturali, le sue tradizioni, la sua gastronomia, i suoi eventi. Una novità assoluta che abbiamo replicato anche nel paddock dove ci sono produttori quasi a km zero con degustazioni nostrane. Inoltre, anche tecnicamente siamo diversi degli altri Gran Premi. Per azzerare tempi morti tra le gare abbiamo inserito un Co-tirato, invece di un semplice trasferimento tra il check time uno e il controllo radio due, competizione che renderà unico il nostro gran premio. Infine, lì dove era possibile, abbiamo organizzato i terreni di gara affinché siano ben visibili dagli spettatori grandi e piccoli. Come lo spettacolo dei 18 ettari del Cross Test a Fonti di Castiglioni e l’extreme test a Samta Maria.” E ancora. “Il mio ringraziamento – ha dichiarato il sindaco Giancarlo Sagramola – lo voglio indirizzare in particolare agli sponsor e ai volontari. Innanzitutto per la sensibilità delle aziende che apprezzano quello che si realizza sul territorio e poi ai volontari del paese del Motoclub Artiglio di Attiggio. Un paese particolare che, con coraggio, ha affrontato un progetto di dimensione mondiale. Ed è a questa passione che va tutto il sostegno del comune. Certo non sottovaluto – ha aggiunto – il fatto che la prova mondiale ci porta in venti paesi del mondo, che a Fabriano, borgo medievale, con i suoi paesaggi, si sta per scrivere una pagina importante di questo sport ma mi piace porre in evidenza che di nuovo sono le persone che fanno la differenza e che risultati in apparenza impossibili, sono raggiungibili con la passione di una comunità ed il supporto delle aziende del territorio.” Protagonista anche Faber.

“La nostra azienda – ha precisato Riccardo Remedi, manager director della Faber , che con BetaMotorcyles di Firenze è il main sponsor del GP Enduro d’Italia 2016 – opera a livello globale”. Un accenno al fatto che la società è fra i tre primi produttori di cappe da cucina, è presente in quattro continenti, produce con stabilimenti in sette paesi ed opera anche attraverso uffici commerciali in Russia e Usa. “Anche se – ha aggiunto il manager – quello che fa la differenza è il territorio che si tocca nella qualità del lavoro che la sua comunità fornisce. Un territorio a cui la Faber vuole essere vicina. E poi – ha concluso- è anche vero che la moto è passione che in tanti, ed io in prima persona, in azienda condividiamo”.