NUOVI DISASTRI ALLA GOLA DELLA ROSSA?
Siamo ancora in attesa di conoscere gli sviluppi dell’indagine sollecitata alla Procura della Repubblica dal GIP di Ancona sulla vicenda delle cave alla Gola della Rossa, che ci colpiscono nuove informazioni di ulteriori scempi. In area tutelata, all’interno della Gola, sono comparsi lunedì scorso cartelli della Quadrilatero per l’imminente apertura di un nuovo cantiere per la realizzazione di una nuova strada con un nuovo ponte sul fiume, quale via di fuga dalla galleria in costruzione, con probabile sradicamento delle sentierazioni naturalistiche, il tutto in area protetta ed anche abitata, in un ecosistema geomorfologico fluviale fragilissimo! Oltre al merito, già di per sé preoccupante, è estremamente grave che il tutto avvenga, ancora una volta, senza alcun processo informativo da parte della Ditta realizzatrice delle opere, non tanto verso le comunità e i cittadini, ma per primo verso le Istituzioni Locali. I cartelli sono stati infatti apposti nel territorio del Comune di Genga, senza nemmeno che l’Amministrazione Comunale ne fosse stata informata. Dove passeranno i mezzi di cantiere? Lungo la strada che attraversa centri abitati di Falcioni e Pontechiaradovo, dove vige da anni un’ordinanza sindacale che, per ragioni di sicurezza e staticità, proibisce il transito ai mezzi pesanti? Ai danni ambientali già determinati dalle realizzazioni dei progetti della Quadrilatero, voluti e commissionati dalla amministrazione regionale, potrebbero quindi aggiungersi ulteriori sfregi al paesaggio ed al territorio. Le Associazioni scriventi chiedono di essere prontamente informate, insieme ai cittadini residenti nell’area, sulle intenzioni della ditta Quadrilatero e chiedono alle amministrazioni pubbliche, Comuni, Provincia, Parco, Soprintendenze, di interessarsi prontamente a questi nuovi allarmi sul rischio della integrità del biotopo! Si ricorda che nell’area verrà realizzata inaugurata entro l’estate una palestra di roccia per diversamente abili, progetto sostenuto dalla lega del Filo d’Oro di Osimo, dalla fondazione Carifac di Fabriano, e dal Consorzio Grotte di Frasassi (un’esempio unico in Italia), e che da quell’area partono i sentieri del CAI che portano in splendidi siti naturalistici ed archeologici (eremo millenario di Grotta Fucile) frequentati da migliaia di escursionisti e turisti ogni anno!
cs