TERRORE A BRUXELLES, IL RACCONTO DEI MARCHIGIANI

“Sono vivo”. Tranquillizza da Bruxelles al telefono con il Corriere Adriatico, il prof Raffaele Zanoli, docente di Università Politecnica delle Marche, che si trova impegnato in una missione al Parlamento europeo. Dietro la battuta si nasconde però la tensione del momento. “Io sto in albergo in centro – dice – sto andando al parlamento europeo, qui la notizia dell’esplosione si sta diffondendo ma noi non ci siamo accorti di niente. La vita è quella di ogni martedì, il giorno in cui i rappresentanti europei tornano dai collegi, c’è traffico ma nella norma”. L’intervista è stata registrata prima della terza esplosione nella metropolitana che ha portato al blocco della città. “I soldati di guardia ai vari edifici hanno messo il colpo in canna con livelli di allerta 4 e quindi la situazione è destinata a diventare più difficile: l’aeroporto è chiuso anche perché temono che ci siano altri ordigni”. Così è stato: all’aeroporto, secondo i media belgi, è stato trovato un ordigno inesploso. “Con l’aeroporto bloccato – riferisce Zanoli al Corriere – non sappiamo come tornare in Italia: probabilmente in treno fino a uno scalo in Germania, poi vedremo. Di certo, cambierà il nostro modo di viaggiare e di considerare l’Europa”.

Un altro marchigiano a Bruxelles è il sociologo Gabriele Sospiro. Anche lui ha tranquillizzato tutti con un laconico: “Tutto bene. It’s ok”. Sospiro doveva partire in aereo proprio oggi e come tutte le persone a Bruxelles sta cercando soluzioni alternative stante la chiusura degli aeroporti.

“Stiamo tutti bene, siamo qui negli uffici e aspettiamo indicazioni della sicurezza su quello che dobbiamo fare”. Antonella Passarani, responsabile della delegazione della Regione Marche a Bruxelles, contattata telefonicamente dall’Ansa, si trova nella sede della Regione di Rond Point Schuman 14, non lontano da uno dei luoghi degli attentati terroristici che stamani hanno portato morte e terrore a Bruxelles. Poco fa l’Unità di crisi della Farnesina ha raccomandato via Twitter ai connazionali presenti a Bruxelles di “evitare spostamenti al momento”. Con Antonella Passarani, unica rappresentante della Regione Marche nelle sede di Bruxelles, ci sono anche due stagisti marchigiani dell’Erasmus e anche loro “stanno bene”. Negli uffici di Ronde Point Schumann, condivisi anche da altre Regioni come Toscana, Umbria, Lazio, “non si sono sentite esplosioni, perchè un ordigno è stato disinnescato”. “Le hanno sentite però i colleghi della Regione Molise – racconta la Passarani -, che hanno la sede vicino a Maelbeek” (dove c’è stato un attentato alla metro). Negli uffici stanno seguendo l’evolversi della situazione via telefono e web, “aspettiamo le indicazioni della sicurezza – ribadisce la funzionaria della Regione Marche -, forse chiuderemo la sede oggi pomeriggio, o forse domani”. La Regione Marche ha in programma una missione a Bruxelles il 31 marzo.