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‘UNA POLITICA AD PERSONAM A CERRETO TRA FABBRICA ETICA E CONSORZIO’

Nel consiglio comunale del 2 marzo c’erano anche due punti in cui si prevedeva l’adesione del nostro comune nel consorzio turistico Esino – Frasassi e in Fabriano fabbrica etica diffusa. Per quanto riguarda il consorzio turistico il comune metterà una quota di 25€ per essere semplicemente un sostenitore, cioè non avrà voce in capitolo in merito alle decisioni che il consorzio prenderà poiché la maggioranza è prettamente composta da soggetti privati. E’ giusto precisare che in questo consorzio i soci sostenitori (enti pubblici) non potranno mai costituire la maggioranza del consorzio stesso, quindi sarà il privato a gestire i finanziamenti pubblici dirottandoli come meglio credono. Noi pensiamo che insieme al GAL (gruppo di azione locale), questo consorzio è l’ennesima casta composta da noti nomi della politica, da banchieri e da imprenditori o loro affini, quindi i poteri forti locali e regionali, che continuano a farci credere che il pubblico senza il privato non può sostenersi. Noi a differenza di tutti non siamo di questo parere, quindi abbiamo bocciato questa adesione poiché crediamo che bisognerebbe, prima possibile, creare un consorzio pubblico gestito dai comuni del nostro territorio, che tirino le file per prendere dei finanziamenti pubblici e metterli a disposizione della collettività, poi se i privati volessero partecipare non ci sarebbero problemi, resta però il fatto che secondo noi le redini devono rimanere in mano pubblica e non privata. La stessa cosa riguarda Fabriano fabbrica etica. E’ stata presentata una delibera del consiglio comunale di Fabriano presentata dal consigliere Urbano Urbani e proposta anche nel nostro comune. Ad essa hanno aderito Confartigianato, Confindustria, Confcommercio ed ha come obiettivo quello di accedere ai fondi pubblici per creare una rete tra le imprese per investire in innovazione e risolvere la situazione occupazionale. Noi non è che siamo contrari al lavoro, tutt’altro, però qui si parla di Comune e amministrazione (pubblico) che poi di fatto dentro questa Fabriano fabbrica etica non conterà a livello decisionale un emerito nulla, ma la presenza del comune serve solo agli imprenditori per prendere i fondi pubblici, altrimenti senza la nostra adesione e quella degli altri comuni (Fabriano, Sassoferrato, Genga e Serra San Quirico) non possono accedervi. La presenza delle grandi spa come Jp, Air Force e via dicendo rappresenta per noi un progetto per pochi eletti che strategicamente provano a reinvestire in questo territorio , ma usano i fondi solo per rimanere a galla e non fare la fine degli altri che li hanno preceduti fallendo.

Come in passato con “Accendiamo Fabriano” anche questa volta, secondo noi sarà solo un buco nell’acqua. Paradossalmente nel testo si analizza la crisi del distretto e si demonizza la delocalizzazione, omettendo che la Regione Marche con tutta la sua classe politica ha finanziato in passato sotto forma di internazionalizzazioni del lavoro, la partenza per altri stati del nostro lavoro con i nostri soldi signori miei! Prima ci portano via il lavoro e ora fanno queste buffonate per riportarlo. Guarda caso, a breve a Fabriano ci sono le amministrative. Nel testo poi si dichiara che le imprese non pagheranno per un tot periodo la tassa sui rifiuti e sugli immobili, poi come se non bastasse cercano di trovare il modo per avere ulteriori sgravi per assumere persone in mobilità o disoccupate. Questa è la solita politica dei poteri forti a discapito delle classi lavoratrici, si parla solo di come gli imprenditori possono avere delle agevolazioni dallo Stato e non si parla affatto dei diritti dei lavoratori e di come mai il nostro territorio verte in una situazione occupazionale così drammatica. Noi non siamo complici di aver votato una porcheria del genere, come affermato dallo stesso sindaco di Cerreto (a verbale) , che oltretutto come di dovere è uscito dall’aula non partecipando alla votazione ma dicendo alla sua giunta di votarla perché, “come potrebbe essere un fuoco di paglia o come no!” E’ evidente il conflitto di interessi in merito a questa mozione tra il sindaco e Fabriano fabbrica Etica. Cittadini non facciamoci illudere da questa sceneggiata, questa era una mozione ad hoc per scopi personali e legata ad una strategia politica per prepararci a fare le valigie verso Fabriano. A noi se sarà un fuoco di paglia o no non interessa, staremo a vedere quanti dei nostri cittadini disoccupati troveranno lavoro grazie a Fabriano Fabbrica Etica e poi se ci sbagliamo saremo capaci di ammetterlo.

In ogni seduta il sindaco ribadisce di non fare politica e che la politica non porta da nessuna parte. Queste sono affermazioni a dir poco ridicole considerato che lei in primis quando le fa comodo, usa la politica per quello che le conviene come Fabriano Fabbrica Etica, oppure in merito a tutta la vicenda JP, mentre la sua non presa di posizione in merito alla chiusura del punto nascita già elargisce che il nostro comune è alle dipendenze di Fabriano e dei poteri forti regionali, tutto questo perché lei non può andare contro gli stessi politici che la sostengono e la aiutano nel suo percorso da imprenditore, come si dice tra cani non ci si morde!!!. In ultimo nella seduta è stata anche approvata una delibera in cui, in accordo con il comune di Serra S. Quirico, si stipula l’assunzione del segretario comunale in forma associata. Il nuovo segretario comunale è la dottoressa Galassi Gabriella che presterà servizio per il 50% nel nostro comune e per il restante 50% nel comune di Serra S.Quirico.

di Marco Zamparini – consigliere comunale Partito Comunista dei Lavoratori