MANUELA MAGI, POESIA E SCRITTURA CREATIVA
Scrittrice a tempo perso, sognatrice a tempo pieno. Cosi si definisce Manuela Magi, poetessa fabrianese, che il 20 febbraio scorso si è classificata prima nella sezione “Poesia a tema libero” con l’opera “Stanca” al Primo Concorso Letterario-fotografico “Divagazioni d’arte”di Roma. Abbiamo incontrato Manuela per raccontarci la sua grande passione per la poesia e la scrittura creativa.
Manuela, come nasce la tua passione per la poesia e la scrittura?
Credo di averla sempre avuta dentro ma sopita tra le cose che richiedono cura e dedizione. C’è stato poi quell’attimo particolare che obbliga a debordare l’interiorità tutta.
Quanto incidono il tuo vissuto, le esperienze personali e sentimentali nelle stesura delle tue opere?
L’afflato che mi ha dato l’input a scrivere è senza ombra di dubbio quello espresso dal mio intimo e quindi da tutte queste cose insieme. Anche la mia professione di Ostetrica ha reso possibile che io fossi spesso in situazioni emozionali molto forti.
In molte tue poesie la donna, con le sue problematiche e fragilità, è elemento centrale: ci sono figure femminili a cui fai riferimento e da cui hai tratto ispirazione?
Tutto ciò che esprimo al femminile mi è stato suggerito da tutte le donne che hanno incrociato il mio cammino di crescita. E’ la maniera più semplice che conosco per onorare la figura femminile in un momento storico che la vede suo malgrado, protagonista di episodi abominevoli. Ovviamente, mia madre, mia figlia e mia sorella, sono le donne che più di tutte sento vicine al personale “sentire”.
Hai ricevuto molti premi e riconoscimenti: quanto conta per una poetessa il riscontro ed il consenso da parte degli addetti ai lavori ma anche del pubblico dei lettori?
Certamente ne sono orgogliosa. Partecipo principalmente ai concorsi perchè amo condividere e confrontarmi. Degli eventi, apprezzo la possibilità che offrono per visitare luoghi lontani e diversi, incontrare amanti della scrittura e apprezzare altre “penne”.
Nella tua importante produzione di opere poetiche quale poesia porti nel cuore e pensi ti possa più rappresentare?
Senza ombra di dubbio è “Sostanzialmente diversa”. Ha dei passaggi significativi e la musicalità che amo. Dentro ho messo periodi, episodi e le univoche voci di donne.
SOSTANZIALMENTE DIVERSA
1° posto a San Benedetto premio dedicato a Rita Levi Montalcini
Fui l’infelice primavera
divenuta inverno,
sostanzialmente diversa
dall’effimero polline di germoglio
e fui per te,
sorpresa che improvvisamente
comprende.
T’innamorasti del mio leggero esserci
che non gravava mai
sul tuo risveglio
di me,
avevi sogno e senno
mentre la mia notte,
mi avvinghiava tra le spire del silenzio.
Ero lo spigolo della tua stanza vuota
dove il riflesso mi faceva bella
quando lo sguardo mi percorreva tutta
e la finestra rimaneva aperta.
di Gigliola Marinelli