INDUSTRIA MARCHE, A OTTOBRE-DICEMBRE +1,4%

Chiusura d’anno positiva per l’industria manifatturiera regionale, con attività produttiva e commerciale in contenuta crescita rispetto al quarto trimestre 2014. Secondo i risultati dell’Indagine Trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Marche, in collaborazione con Nuova Banca Marche, nel trimestre ottobre-dicembre 2015 la produzione industriale ha registrato un aumento dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, risultato positivo anche se inferiore a quello rilevato a livello nazionale (2,2%). A livello settoriale, le variazioni negative dell’attività produttiva hanno interessato solo i Minerali non metalliferi. Debole la variazione della produzione del sistema moda, mentre più evidente è risultata la crescita degli altri settori. Le dichiarazioni degli operatori intervistati confermano i segnali favorevoli rilevati negli indicatori di produzione: scende la quota di operatori con attività produttiva stazionaria o in calo (48% contro il 50% della rilevazione del terzo trimestre 2015), mentre sale la quota di aziende interessate da aumenti della produzione (52% contro 50% della rilevazione precedente). In aumento l’attività commerciale complessiva nel quarto trimestre 2015: l’andamento delle vendite in termini reali ha registrato una crescita dell’1,7% (1,2% nel terzo trimestre 2015) rispetto allo stesso trimestre del 2014, con un andamento positivo sul mercato interno e una debole crescita su quello estero. Le vendite sul mercato interno hanno registrato una variazione pari al 2,8% rispetto al quarto trimestre 2014, con risultati positivi per tutti i settori. Più moderata, ma comunque positiva, la crescita dei Minerali non metalliferi. Le vendite sull’estero hanno mostrato una moderata crescita (0,6%) rispetto al quarto trimestre 2014. Risultati positivi – anche se deboli – sono stati rilevati in tutti i settori, ad eccezione dei Minerali non metalliferi e del sistema moda, che hanno invece registrato una moderata flessione. Il miglioramento dei livelli produttivi e commerciali si è associato a una dinamica dei prezzi abbastanza contenuta, con incrementi dello 0,5% sull’interno e dell’1,1% sull’estero. I costi di acquisto delle materie prime sono risultati in aumento sia sull’interno (0,4%) che sull’estero (+0,7%).

Nella media del trimestre ottobre-dicembre 2015, i livelli occupazionali hanno registrato un calo evidente (-1,1%). Nello stesso periodo le ore di cassa integrazione sono passate da 16,8 milioni del 2014 a 8,2 milioni (-51,3%). In diminuzione sono risultati sia gli interventi ordinari (-66,5%), passati da 2,4 milioni di ore del quarto trimestre 2014 a 796 mila ore del quarto trimestre 2015, sia gli interventi straordinari, passati da 4,2 milioni di ore del quarto trimestre 2014 a 2,8 milioni di ore del quarto trimestre 2015 (-33,3%), sia gli interventi in deroga (-55,2%), passati da 10,1 milioni di ore del quarto trimestre 2014 a 4,5 milioni di ore del quarto trimestre 2015. Dall’analisi dei dati per ramo di attività emerge una diminuzione delle ore complessive autorizzate nell’industria (-47%), nell’edilizia (-84,4%), nell’artigianato (-50,3%), nel commercio (-43,9%) e nei settori vari (-36,6%). Le previsioni degli operatori riguardo alla tendenza delle vendite per i prossimi mesi sembrano orientate al permanere di una situazione di ulteriore – seppur moderato – recupero, in particolare sul mercato estero. “Il dato relativo al quarto trimestre – dichiara il Presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli – chiude un anno nel quale la dinamica della produzione ha mostrato un trend di recupero costante, anche se contenuto nell’intensità, dopo la fase di incertezza che ha caratterizzato i primi mesi del 2015. Pur in presenza di un significativo contributo da parte della domanda internazionale, l’attività economica è stata trainata dalla dinamica favorevole della domanda interna, in progressivo consolidamento nel corso dei quattro trimestri dell’anno. Confermano questo quadro i segnali positivi che provengono dai settori produttivi orientati prevalentemente al mercato domestico e popolati da imprese di media e piccola dimensione.”