‘DA SETTEMBRE CERCO DI PRENOTARE LA M.O.C. AL CUP DEL PROFILI’

“Per l’ennesima volta mi sono recata in ospedale per prenotare la M.O.C., l’esame per calcolare la quantità di calcio presente nelle ossa. La data dell’impegnativa è 15 settembre 2015 e, da quel giorno, il Cup mi ha sempre detto di presentarmi ogni 10 giorni perché non erano ancora arrivati i registri per prenotare l’esame nel 2016. Alcuni giorni fa, ironia della sorte, lo stesso sportello mi ha riferito di non poterlo prenotare e di rivolgermi al reparto di Radiologia per fare l’esame in una struttura vicina. L’operatore mi ha risposto che le liste sono chiuse ma poteva prenotarla a pagamento”. E’ l’odissea di una fabrianese che, da settembre, si è rivolto al Centro Unico Prenotazioni dell’Ospedale Profili di Fabriano per ottenere un appuntamento senza urgenza e che, dopo mesi, non ha ancora ottenuto nulla. Sale giorno dopo giorno la paura di un depotenziamento dell’unico ospedale di rete della zona montana e i cittadini protestano per il trattamento e per il divario generalizzato che si sta instaurando tra pubblico e privato. “Non è possibile – dichiarano alcuni utenti – che posti liberi per prestazioni a pagamento si trovino rapidamente. Stare male sta diventando un lusso”. E ancora. “Mio suocero di 90 anni – dichiara L.M. – deve attendere quasi un anno per un ecodoppler. Non è urgente ma non capisco il motivo per cui bisogna aspettare tutto questo tempo. Quando riducono le liste di attesa?”. Tempi lunghi anche per un elettrocardiogramma. “Mia madre – confida A.C. – ha dovuto prenotare l’esame con molto anticipo. Ma se mi ammalo all’improvviso e il mio dottore non mette l’urgenza sulla ricetta faccio prima ad andare in una struttura privata”. Agguerrita una maestra. “Quando si telefona al Cup bisogna perdere molto tempo e giocare all’asta. Questo esame quando si può fare a Fabriano? A Jesi? A Senigallia? Poi si vede fuori provincia. L’odissea silenziosa di tanti malati continua e lo spreco di soldi per spostarsi per una visita pure”.