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NEL FABRIANESE CHIUSE 108 IMPRESE ARTIGIANE NEL 2015

Interventi a salvaguardia delle oltre 1.300 imprese artigiane ma anche strategie nuove, che tengano in considerazione le eccellenze paesaggistiche, storiche ed enogastronomiche del territorio. Questo quanto chiede la Confartigianato alla luce dell’ultima rilevazione del suo Ufficio Studi sulla base di dati Unioncamere–Infocamere relativa alla nati mortalità dell’artigianato fabrianese nel 2015.

“In un anno hanno chiuso 108 imprese artigiane, 82 le neoattività, con un saldo negativo di -26. Un trend in linea con l’annualità passata (103 cessazioni, 82 iscrizioni a fine 2014) che conferma quanto ancora per il bacino produttivo sia duro risalire la china dopo anni e anni di crisi – commenta Simone Clementi, segretario Confartigianato Fabriano. – Il processo di rigenerazione del territorio va incentivato con misure ad hoc che consentano da una parte di salvaguardare le imprese attive, così come dall’altra di favorire la nascita di nuove attività, anche in settori non tradizionali o capaci di sfruttare nicchie emergenti di mercato.”

Dall’analisi dei comparti artigiani elaborata dall’Ufficio Studi della Confartigianato sulla base di dati Unioncamere–Infocamere emerge che il manifatturiero ha concluso il 2015 con un saldo negativo di -14, l’edilizia a -11, i servizi alle imprese a -6, +4 per i servizi alle persone. I settori cosiddetti storici e che sono stati protagonisti dello sviluppo del territorio negli anni pre-crisi ancora vivono una fase di difficoltà. “Per salvaguardare queste imprese – prosegue Clementi – sono opportuni incentivi per favorire interventi di innovazione. Riteniamo strategico che vengano messe a sistema iniziative serie e condivise di promozione del territorio. Fabriano può realisticamente rivestire il ruolo di elemento connettore dell’offerta turistica locale, visto anche il suo riconoscimento quale Città Creativa Unesco, e proiettare l’immagine del territorio e le sue eccellenze, dalla storia,all’enogastronomia all’artigianato artistico, con riscontro in termini di investimenti, attrattività e opportunità per le nostre imprese”.