UN MONDO A COLORI, I TAGLI DELLA DELIBERA REGIONALE. E L’ANFFAS…
Riunione molto partecipata e costruttiva lunedì sera sera tra l’Amministrazione comunale e i familiari dei ragazzi che frequentano il Centro ‘Un mondo a colori.’ Il Sindaco, dopo avere ampiamente illustrato la preoccupante situazione finanziaria del comune di Fabriano, ha spiegato che:
– nel recepimento della famigerata delibera regionale 1331, il comune di Fabriano ha applicato standard migliorativi per quanto il riguarda il Centro “Un mondo a colori” che si traducono in 1 ora in più di funzionamentodella struttura, 34 minuti in più per ogni ospite da parte degli educatori, 24 minuti in più per ogni ragazzo da parte degli operatori socio-sanitari, rispetto a quanto previsto dalla delibera stessa
– per quanto riguarda la retta mensile, non verrà richiesta per 20 giorni di assenza in un anno, da parte di un ragazzo, previa comunicazione da parte delle famiglie delle motivazioni delle assenze
– mantenimento dei laboratori interni mentre quelli esterni (piscina, ippoterapia, palestra) saranno valutati in una prossima riunione, già convocata per lunedì 18 gennaio, alla quale parteciperanno anche i rappresentanti della Cooperativa che gestisce il centro e il personale tutto dello stesso. Il problema dei laboratori esterni, che permettono ai ragazzi di integrarsi con la società esterna al Centro, è, che per la diminuzione degli orari dei turni degli operatori, non ci sono gli standard di sicurezza per poterli effettuare. Si è parlato anche del ripristino del personale addetto alla pulizia del Centro e della riorganizzazione dei turni degli educatori e delle OSS per garantire standard di sicurezza in tutte le attività del Centro. Il problema grosso è che si naviga a vista. Tutto quanto scritto sopra è valido per i mesi di gennaio e febbraio. Quello che succederà, a partire dal 1 marzo, non è dato di sapere. Diamo atto al sindaco Giancarlo Sagramola, all’assessore Giorgio Saitta, al coordinatore d’ambito Lamberto Pellegrini, degli sforzi che stanno facendo per garantire una continuità socio-educativa al centro “Un mondo a colori”, in relazione ad una delibera regionale infame che di fatto affossa, se applicata secondo gli standard numerici contenuti in essa, la realtà dei Centri residenziali diurni che tanto sollievo danno alle famiglie con portatori di handicap gravi.
lo riferisce la struttura su Facebook.
IL PUNTO DI GIULIO PIETRANGELI, PRESIDENTE ANFFAS FABRIANO
Abbiamo tagliato sulla Disabilità forse non si rende conto di cosa si sta facendo, hanno fatto di un Centro Socio Educativo un deposito per Disabili, togliendo loro le pochissime cose che gli offre la vita, dato ancora più sofferenza alle loro famiglie, già perchè non bastava la vita interamente dedicata ai loro figli, senza soddisfazioni alcuna di nessun genere solo una grande dedizione per il proprio figlio assistenza giorno e notte. Il tutto giustificato perchè non ci sono i soldi, ma veramente siamo arrivati a questo punto? Tutti noi conosciamo la realtà di Fabriano e quanto c’è ancora da tagliare prima di tagliare l’esistenza di queste Famiglie umanamente parlando. Sono certo che non siamo arrivati economicamente a dover fare quello che si sta facendo alla Disabilità e alle loro famiglie perchè altrimenti …………… lascio ad ognuno di noi definire lo stato in cui ci troviamo. Mi sento in dovere di dire a tutti coloro che non conoscono la Disabilità, che non la vivono, che pensano che la Disabilità sia soltanto di chi ce l’ha di soffermarsi a riflettere e pensare che tutti i giorni la vita ci insegna che la Disabilità è di tutti noi che dobbiamo rispettarla prima di ogni altra cosa. Chi legge queste poche righe piene di risentimento e tristezza conoscendomi sanno quanto la mia vita sia dedicata alla Disabilità sia perchè la vivo sia perchè cerco di dare il massimo per aiutare gli altri, tutti noi ci sentiamo veramente umiliati nel vedere i nostri figli regredire dopo anni e anni di lavoro e sacrifici per raggiungere i massimi risultati oggi ci si chiede di azzerare tutto perchè non ci sono più soldi per i disabili.