RICORSO AL TAR PER OSTETRICIA, ROTARY: ‘INTERRUZIONE PUBBLICO SERVIZIO’

Il ricorso al Tar e azioni legali per interruzione di pubblico servizio. Sono le piste che stanno seguendo, in questi giorni, amministrazioni comunali, Coordinamento cittadino, sanitari e Rotary per fermare la chiusura del punto nascita dell’Ospedale Profili. Il 30 dicembre, intanto, si è tenuto un incontro in Municipio a Fabriano con il primario del reparto Lamanna ed il Sindaco Sagramola per fare il punto sulle prossime iniziative. “L’attenzione resta alta – hanno detto – anche in questi giorni di festa. Ci attendiamo una presa di posizione ulteriore da parte del Ministero della Salute dopo la sollecitazione della presidente della Camera Boldrini”. Previsti ulteriori incontri con gli altri Comuni. “Il presidio di Fabriano è a servizio dell’intera zona montana che tutta insieme intende difenderlo. Si attende – spiegano gli attivisti – la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza richiesto al Prefetto dai Sindaci dell’Ambito 10 affinchè si esprima sui rischi legati alla viabilità. Si è deciso, inoltre, che il Comune valuti le condizioni per il ricorso al Tar”. Ieri sono scesi in campo anche i presidenti dei Rotary Club di Fabriano e Altavallesina-Frasassi Evangelisti e Stango che comprendono i territori dei Comuni di Arcevia, Cerreto D’Esi, Fabriano, Genga, Sassoferrato e Serra San Quirico. Inviata una missiva al Presidente della Regione Marche. “Ostetricia è stato ed è un patrimonio dell’Ospedale Profili e va mantenuto. E’ urgente eliminare i pericoli in cui potrebbero incorrere familiari e partorienti per recarsi presso le strutture abilitate dovendo percorrere anche distanze superiori ai 40 Km senza considerare viabilità lungo la SS76 e il maltempo. E’ paradossale – si legge – parlare di sicurezza con un vincolo di 1000 parti. Se così fosse dovrebbero chiudere tutti i reparti di Chirurgia. Non ci risulta che siano mai state eseguite mille operazioni alla colecisti, alle ernie, alle varici, allo stomaco all’anno, anche nei maggiori ospedali. Crediamo, invece, che dove c’è un servizio di anestesia, vi possa essere anche una rianimazione neonatale a costo zero”. Per salvaguardare la sicurezza di tutte le partorienti che utilizzano l’Ospedale di Fabriano, non potrebbero essere escluse azioni per interruzione di pubblico servizio”.

Marco Antonini