OSTETRICIA OSPEDALE PROFILI, VINCOLI PER FABRIANO MA NON PER L’UMBRIA

Prosegue lo smantellamento del comprensorio fabrianese. Reti cliniche della discordia quelle presentate dai dirigenti Asur e dal Direttore Generale Area Vasta 2 Bevilacqua ai sindaci che ora studiano mosse per evitare nuove perdite. In primo piano il progetto di ristrutturazione della sanità nella provincia di Ancona sintetizzato in tre punti: realizzazione laboratorio unico di analisi; piano regionale per la gestione delle liste di attesa e la chiusura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia. E’ proprio questo il punto dolente visto che la chiusura del punto nascita sembra ormai scontata anche se la mobilitazione della politica e dei cittadini – Sveglia Fabrianesi raccolse, un anno fa, più di 3mila firme – potrebbe scongiurare il taglio. E’ in fase di studio il progetto di costruire un ospedale unico di Area Vasta che ha come primo obiettivo l’integrazione della rete assistenza–emergenza attraverso una rimodulazione della attività di tipo ospedaliero, potenziando le attività ambulatoriali, concentrando le degenze su diversi plessi ospedalieri e rimodulando la rete dei presidi mediante ambulanze. Una scelta, questa, che non accontenta i cittadini. Va in questa ottica la decisione della soppressione del punto nascita dell’Ospedale Profili. Per colpa dei pochi parti che la struttura effettua in un anno – non più di 400 – anche le gravidanze a basso rischio verranno trasferite altrove. “Siamo contrari a questa decisione – spiega il Sindaco di Fabriano Giancarlo Sagramola – in quanto si vuole realizzare tra l’altro un accordo con l’Ospedale di Branca, nella vicina Umbria che possiede gli stessi numeri del Profili e quindi in difetto rispetto agli accordi Stato-Regione. Se si prevede il raggiungimento di 1000 parti per tenere aperta l’Unità Operativa di Ostetricia, perché questo vale per le Marche e non per ospedali umbri?” L’amministrazione comunale si mobilita per evitare, dopo il depotenziamento della Stazione ferroviaria con la chiusura del Deposito locomotive, un’altra grave perdita per una città costretta a invecchiare senza più garantire nuove nascite. “Noi crediamo – continua Sagramola – che la Regione Marche, attivando la chiusura dei presidi che non hanno le caratteristiche di ospedale secondo le nuove norme, potrebbe trovare i fondi necessari per mantenere anche il punto nascita di Fabriano.” Il direttore Bevilacqua ha anticipato anche la creazione di un laboratorio unico di analisi che si occuperà di elaborare i referenti di tutti i campioni provenienti dai vari ospedali, operazione che permetterà una riduzione dei costi. “L’Amministrazione Comunale – dichiara il Sindaco – se fossero assicurati tempi ragionevoli di attesa per gli utenti e garantiti prelievi ed analisi per le necessità del Profili, considerati i risparmi, valuta attentamente l’ipotesi.” Interviene sulla vicenda anche il presidente del consiglio comunale. “Servono azioni forti – spiega Pino Pariano – in caso anche estreme, per salvaguardare il reparto di Ostetricia-Ginecologia dell’ospedale Profili. Se venisse confermata la chiusura sarebbe una vera e propria emergenza che va affrontata in tempi rapidi e con forza nelle sedi istituzionali visto che tutto dipende da decisioni puramente politiche.”

Marco Antonini