PCL SUL PIEDE DI GUERRA, POLITICA ASSENTE

Sono già trascorsi 2 mesi dall’ultimo consiglio comunale del comune di Cerreto d’Esi. Cosa sta facendo l’amministrazione? Delibere poche e niente, non si presenta alle manifestazioni alle quali è stata invitata, come il sit-in in piazza Lippera del 27 settembre contro il fascismo, organizzato dall’Anpi e dalle forze politiche antifasciste del nostro territorio. Ma ancor più grave non esprime minimamente solidarietà e sostegno agli operai della Best, dopo i 55 esuberi dichiarati dall’azienda stessa. Nonostante l’amministrazione si è impegnata in prima persona votando favorevole la nostra mozione in difesa del lavoro e contro le delocalizzazioni, nel consiglio comunale del 30 luglio, ad oggi ancora non ha mostrato sostegno ai lavoratori. E’ palese che questa maggioranza non riesce a distinguere il bene pubblico da quello privato, dimenticando che le istituzioni hanno il dovere morale ed etico di aiutare e sostenere tutte quelle persone, famiglie e  lavoratori in difficoltà. Su questa vicenda  insieme al gruppo Cambiamenti abbiamo presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti in merito. Abbiamo depositato diverse mozioni,  ci  preme citare la mozione sulla commissione d’indagine, tramite la quale chiediamo all’amministrazione comunale, di instaurare un’apposita commissione che dovrà valutare e scoprire come mai il comune verte in questa situazione economica così disastrosa, se ci sono delle responsabilità e a chi dovranno essere imputate. Sollecitiamo, sempre con una mozione, il sindaco e il consiglio a valutare un aumento dell’aliquota Irpef delle terre edificabili. Reputiamo infatti, che sia strano e irragionevole aver aumentato tutte le altre aliquote preservando immacolata quella delle terre edificabili. Le altre aliquote toccano in maniera indistinta tutti, anche quelli che si trovano in seria difficoltà (vedi l’aumento dell’addizionale irpef dallo 0,5% allo 0,8%). L’aumento delle terre edificabili porterebbe un introito di circa 15.000 euro che potrebbero essere destinati ad un fondo di solidarietà per sostenere le famiglie bisognose. Considerato che, il problema  evasione nel nostro paese è molto esteso, abbiamo presentato la mozione del baratto amministrativo, ossia  dare la possibilità a tutte quelle famiglie in difficoltà economica di pagare le aliquote ed  i servizi a domanda individuale, tramite lavori socialmente utili. Altra cosa di cui l’amministrazione non si è occupata nell’ultimo bilancio è quella della gestione dell’asilo nido e degli impianti sportivi. L’asilo nido, oramai conta pochi iscritti e l’amministrazione ha trovato la soluzione peggiore e cioè quella di  aumentare le tariffe, senza trovare un’alternativa concreta. Abbiamo  proposto  una concessione tramite un  serio bando pubblico, con cui si potrebbe dare l’appalto ad una cooperativa sociale del nostro territorio. Anche gli impianti sportivi sono sostenuti a  fatica. Il bocciodromo che è situato in una delle zone più tranquille del nostro paese conta poche partite settimanali a bocce e i  pochi guadagni lo stanno portando in una sorta di morte lenta, quindi abbiamo voluto proporre un cambiamento gestionale e generazionale. Persisterà sempre il bocciodromo, ma i campi si potrebbero coprire e scoprire anche per fungere da sala da ballo. Questo porterebbe gente nel locale che comunque è ben servito di bar, cucina, sala da biliardo e un ampio spazio esterno, quest’ultimo si presta molto bene per organizzare eventi e concerti. Con un serio progetto, la gestione secondo noi, dovrebbe essere affidata ad una cooperativa di giovani disoccupati del posto, ai quali sarebbe lasciata autonomia anche nella gestione del pala tennis, dei campi da  calcetto e del campo da calcio in erba, creando di conseguenza un polo unico. Le società che hanno usufruito ed usufruiscono dello stadio comunale, da sempre non hanno una convenzione con il comune e usano a loro comodo e gratuitamente lo stesso stadio comunale. Visti i costi di circa 31.000 euro annui per il riscaldamento e l’energia elettrica, mentre per l’acqua non si riesce a quantificare la cifra, poiché non esiste un contatore nello stadio comunale, chiediamo alla società Fabriano- Cerreto calcio e alla S.S. Cerreto Calcio, quanto meno di accollarsi le utenze e la manutenzione ordinaria. Altra mozione è quella sul degrado urbano negli stabili incompiuti nel nostro paese, via Melchiorri(fronte il consorzio), via Carloni (Cerquete), via Venza Volgore, l’ex mattatoio, via avv. Aroldo Palombini e via Chillemi. Qui si chiede di ristabilire con un’ordinanza, un certo decoro e igiene pubblica, nonché la messa in sicurezza dei cantieri stessi, su questa mozione abbiamo anche allegato 41 foto. Abbiamo  presentato un’altra mozione pochi giorni fa, in cui chiediamo di ripristinare le riprese audio-visive durante lo svolgimento del consiglio comunale. Chiediamo tramite un’interpellanza, chiarimenti in merito la prossima apertura della sala del commiato. Un’altra interpellanza è  in merito alla delibera  n°20 del 25 agosto sulla riorganizzazione dei settori interni del nostro comune, in cui all’inizio è  stato pubblicato un testo, poi  mentre era ancora esposto all’albo pretorio, per magia, è stato modificato cambiando  totalmente  il senso della delibera stessa e fu pubblicato anche senza due importanti firme. In tutti questi anni, sia le maggioranze che le opposizioni che si sono succedute, hanno volutamente nascosto tutte queste gestioni sconsiderate dei beni pubblici e i giochi di poteri che ci sono stati, ed i fatti lo dimostrano, vedi il commissariamento e la fine che ha fatto il Pd locale, che oltretutto ha delle enormi responsabilità poiché ha governato negli ultimi dieci anni. Noi a differenza di tutti, attraverso un chiaro progetto comunista, non denunciamo solo ciò che accade nelle stanze del potere, ma incentriamo la nostra battaglia su proposte concrete e reali  con la volontà di cambiare radicalmente questo modo clientelare di concepire il bene comune e le istituzioni.

Marco Zamparini, Consigliere comunale Pcl Cerreto d’Esi