UN’OPERA D’ARTE È UN INNO ALLA BELLEZZA

I Curatori dell’Oratorio del Gonfalone di Fabriano sono motivati, da alcuni anni, alla realizzazione di progetti artistici/culturali, eseguiti da maestri locali con l’obiettivo di abbellire e testimoniare con un’opera d’arte, un inno alla Bellezza e alla riscoperta di quei valori, di gioia, sensibilità che una visione di un’opera/artistica può donare. Questo percorso si è felicemente concretizzato con una meravigliosa scultura in terracotta realizzata dagli artisti/coniugi, Domenico Michetti e Francesca Trappolini. Domenica 14 alle ore 12,00 al termine della Santa Messa, il rettore della Cattedrale, Don Alfredo Zuccatosta, ha benedetto il bassorilievo che è stato collocato nell’ingresso principale del chiostro di San Venanzio. La scultura dalle dimensione: altezza m. 2,40 e larghezza m. 1,60 è formata da 150 formelle dove Domenico e Francesca, hanno plasmato una scena che rievoca l’episodio miracoloso del 1536 presso il Monastero di Santa Caterina da Siena, in via Damiano Chiesa a Fabriano. Oggi la sacra icona della Madonnina delle Lacrime, raffigurata nell’opera, è esposta nella seconda cappella a destra in Cattedrale. Gli artisti locali, contattati per la realizzazione di altre opere da collocare in vari punti della città, sono entusiasti di questo progetto/culturale, che gratificano in prima persona la creatività dell’artista e testimonia con la sua opera un documento da lasciare per le future generazioni. Ma cosa è un’opera d’arte per l’immaginario collettivo? Il grande scrittore russo, Lev Tolstoj (1828-1910) in un suo famoso libro scrisse: “L’arte è un’attività umana per cui una persona, servendosi di determinati segni esteriori, trasfonde consapevolmente i sentimenti da lei provati in altre persone; che a loro volta ne restano contagiati e li provano”. L’opera d’arte quindi muove da un sentimento e smuove un sentimento, che permette di provare una felice comunione tra l’intelletto e l’immaginazione, portando a ritenere l’oggetto bello universalmente.

s.t.