L’INFIORATA PIU’ BELLA PREMIATA QUESTA SERA
Si conoscerà questa sera il nome della porta che ha vinto il premio dell’infiorata più bella del Palio di San Giovanni Battista 2015. La premiazione è prevista questa sera, alle ore 22,30, in Piazza del Comune. Sarà il Sindaco Giancarlo Sagramola a leggere il verdetto della giuria di esperti. Nelle quattro sedi delle infiorate – San Filippo, San Domenico, Ridotto Teatro Gentile e Piazza Garibaldi – si prosegue, intanto, ad accogliere i turisti che continuano a visitare le opere d’arte dei maestri infioratori. L’evento principale del cartellone estivo di Fabriano continua a richiamare in città visitatori anche da fuori regione. Negli ultimi giorni sono arrivati anche gruppi dall’Abruzzo e dall’Emilia Romagna. Oggi il primo appuntamento è alle ore 16 con una conferenza a cura del Centro Studi Don Giuseppe Riganelli presso la Biblioteca Multimediale Sassi. Verrà approfondito il tema “La cerchia muraria della città medioevale”. L’architetto Giampaolo Ballelli presenterà una ricerca, supportata da una ricca documentazione fotografica, che spiega cosa resta della cinta muraria di Fabriano e il rapporto che le mura e le porte rappresentarono per la città fino al 1900. In primo piano tutto ciò che si è perso della città antica e quello che oggi bisognerebbe salvaguardare meglio. Alle 21,30 in Piazza del Comune esibizione Gruppo Storico Sbandieratori e Balestrieri di Volterra. Sorto nel 1978 su iniziativa dell’Avis, è conosciuto e apprezzato in tutta Italia. Un centinaio – tra figuranti e non – quelli che dalla Toscana hanno già aggiunto Fabriano per un gemellaggio che vedrà ancora riunite le due città per nuove importanti iniziative. Pochi giorni dopo l’arrivo della Banda musicale di Moliera, in provincia di Modena, una nuova occasione per far conoscere le meraviglie e le potenzialità della città della carta. “Il Palio – spiega il presidente Paolo Mearelli – è un’occasione importante di crescita turistica per il nostro comprensorio. Con la collaborazione di tutti Fabriano può offrire ancora molto. Il rilancio parte da qui.”
Marco Antonini