22 ABITAZIONI A RISCHIO FRANA. PENALIZZATE LE VENDITE DELLE CASE
22 abitazioni a rischio frana a Ca’Maiano. Ora gli abitanti attendono la sistemazione della fognatura. Il Comune di Fabriano sta cercando di far partire quanto prima i lavori. Per accelerare la situazione i residenti avevano contattato anche la Procura della Repubblica. Il Sindaco Giancarlo Sagramola, insieme all’Ufficio Tecnico, ha effettuato un nuovo sopralluogo a Ca’Maiano e spera di trovare i fondi necessari per questo tipo di intervento. C’è preoccupazione nella piccola frazione della zona industriale di Marischio. Sollecitato un intervento urgente di manutenzione per la vecchia fognatura del paese visto che era stata progettata per sole abitazioni ma ora su quella struttura pesano anche gli scarichi delle industrie presenti. “Sono passati più di due anni da quando su nostra segnalazione per infiltrazioni di acqua nelle proprie abitazione, il Comune di Fabriano ha inviato una ditta specializzata per una video ispezione di un tratto di fognatura comunale che attraversa 22 abitazioni a schiera di Ca’Maiano. Vista l’entità del danno e il rischio di un eventuale smottamento del terreno che questa potrebbe causare, è stata inserita come voce di manutenzione straordinaria nel bilancio per l’anno 2013. Ad oggi questi lavori non sono ancora stati fatti – spiega Gianfranco Pietrini, uno dei residenti – e la motivazione è che non ci sono i soldi. Abbiamo allertato la Protezione Civile che, a sua volta, aveva sollecitato il Sindaco ad eseguire i lavori per la messa in sicurezza delle abitazioni. Oltretutto – conclude – questa situazione sta penalizzando i proprietari degli appartamenti che hanno messo in vendita le loro case e che si vedono sfuggire eventuali acquirenti per questo motivo.” Un’altra opera urgente, quindi, da mettere in sicurezza. Proprio in questi giorni, infatti, esperti studiano il caso della frana che ha coinvolto la strada di Moscano che in un mese e mezzo è sprofondata di 30 centimetri. Anche per questo caso il comune dovrà ricorrere ai fondi regionali.
Marco Antonini