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FORNITORI EX ANTONIO MERLONI HANNO PAGATO UN CONTO SALATO. AZIENDE FALLITE NEL SILENZIO

Crescono i famelici appetiti dei soliti noti sui fondi messi a disposizione da l’Accordo di Programma, ancora una volta, chi ne resta fuori sono le piccole e medie imprese artigiane del territorio. Quelle aziende che come fornitori della Antonio Merloni hanno pagato un conto salato che ha portato molte di queste alla chiusura e al fallimento senza che nessuno abbia battuto ciglio. E’ questa la triste realtà che denunciano le associazioni dell’artigianato e della piccola impresa, CNA e Confartigianato, ribadendo la necessità di supportare quelle piccole e medie imprese che con tanta fatica stanno cercando di uscire dalla crisi e da un modello di sviluppo che ha segnato il passo in maniera definitiva. Ci sono esempi di aziende che stanno lottando per innovare, intercettare nuovi mercati e nuovi clienti, è su queste che l’Accordo di Programma dovrebbe investire per costruire una base solida da cui ripartire: queste aziende necessitano di un supporto adeguato e di misure specifiche che nella rimodulazione dell’Accordo di Programma si dovrebbe tenere conto. Quello che è certo è che bisogna cambiare verso al sistema produttivo del territorio tenendo conto delle particolarità del tessuto industriale della nostra città, di quello che è il suo background produttivo e aziendale altrimenti si rischia l’inefficacia come è successo con le precedenti versioni, bisogna mettere al centro degli interventi futuri le imprese, soprattutto le piccole, e non rifare l’errore di metterci soltanto l’occupazione e l’assistenzialismo. Le notizie che vengono da Roma non sono confortanti e sembra che non si sia capito quale è la reale portata della crisi che ha investito Fabriano. Non si è capito che uno strumento importante come l’Accordo di Programma dovrebbe essere mondato da lacci e laccioli per essere veramente efficace, che non può essere mosso soltanto dalla preoccupazione occupazionale o da quella di mantenere in vita un sistema produttivo che ormai non ha più un futuro. Se ci sarà una rinascita del territorio questa scaturirà dal consolidamento del sistema produttivo della piccola e media impresa, dal favorire le startup innovative e da quanto il nostro distretto sarà appetibile all’impianto di nuove imprese. Soltanto questo ci farà uscire dalla crisi.

Cna Fabriano e Confartigianato