IN TRENO A CAMERINO O MACERATA? E’ IMPOSSIBILE. LA DENUNCIA DEI PENDOLARI FABRIANESI

La tratta ferroviaria Ancona-Fabriano-Roma al centro delle polemiche. I convogli sono obsoleti e molte volte sporchi, i bagni non funzionano correttamente, le coincidenze saltano, la carrozza prima classe è spesso chiusa e chi paga il relativo biglietto è costretto a trovare una sistemazione in seconda classe. E’ la denuncia dei pendolari fabrianesi che devono fare i conti ogni giorno con i disservizi lungo la tratta regionale che collega la città della carta con Ancona, Roma e Civitanova. “Spostarsi con i treni è complicato perché i ritardi non vengono comunicati in tempo reale. A Fabriano, poi, i treni diesel accumulano ritardi nella tratta da e per Civitanova e per noi studenti raggiungere Castelraimondo-Camerino o Macerata non è facile. Dobbiamo sempre mettere in conto mezz’ora in più di viaggio non previsto.” Gli universitari che frequentano la tratta interna il lunedì e il venerdì chiedono più rispetto e attendono l’arrivo dei nuovi treni Jazz lungo la linea non elettrificata che collega Fabriano con le università. Proprio l’elettrificazione della tratta resta, ad oggi, pura teoria come il possibile sblocco dei treni per Pergola ora sostituiti da pullman. “Abbiamo bisogno di un maggior coordinamento del trasporto pubblico locale – spiega uno studente – invece quando si tratta di prendere una coincidenza, l’altro treno parte pochi minuti prima del nostro arrivo.” E’ il caso del regionale che parte da Fabriano alle 19,54. L’arrivo a Falconara Marittima è previsto alle 20,51 ma la coincidenza per Pesaro parte alle 20,50. Poi bisogna attendere due ore. Inoltre il regionale veloce in partenza dalla Capitale alle 18,34 (con arrivo a Fabriano alle 21,20) è preso d’assalto e molti pendolari sono costretti a viaggiare in piedi almeno fino a Terni o Foligno. A lamentarsi sono anche i clienti delle Frecce. Anche ieri il Frecciabianca partito da Fabriano alle 8,38 è arrivato a Roma con 12 minuti di ritardo.

Marco Antonini