LUCA TELESE (CANALE5) A MATELICA: “L’ITALIA METTE ALL’ASTA IL FUTURO E DEMOLISCE LE CERTEZZE”

‘Gioventù, amore e rabbia’ a matelica. Sala gremita, ieri a Palazzo Ottoni, per accogliere Luca Telese, una delle penne del giornalismo italiano più note al pubblico della carta stampata e della televisione. L’incontro con Telese, giornalista, scrittore, conduttore della trasmissione di Canale5 Matrix, è un iniziativa promossa dalla giunta Delpriori e si colloca nel contenitore Matelica Festival. Presenti all’evento il sindaco Alessandro Delpriori che prima di partire per NewYork introduce il giornalista ringraziandolo della sua graditissima visita a Matelica e ringrazia anche i tanti giovani presenti all’incontro “motivo di grande orgoglio perchè i giovani sono il motore della società”. A seguire è intervenuto Alessandro Casoni, presidente del consiglio comunale che, con grande senso di stima, ringrazia Telese per essere a Matelica per presentare il suo libro “in questo contenitore cittadino promosso per far conoscere ad una platea più ampia possibile i protagonisti italiani della politica e del giornalismo. Naturalmente – sottolinea Casoni – la presenza di Luca Telese a Matelica, è stata possibile solo grazie alla collaborazione dell’imprenditrice Ilaria Bruzzechesse.” Moderatore della splendida serata, il consigliere comunale Pietro De Leo che attraverso una serie di domande a volte provocatorie a volte specifiche, ha aiutato i presenti a comprendere una tematica tanto importante in un momento di crisi generale delle istituzioni, dell’etica e delle professioni. Il tutto con un linguaggio semplice e comprensibile.

Un brillantissimo Telese risponde alle domande stemperando spesso le tematiche difficili con ironia e battute che aiutano a far comprendere ogni aspetto trattato. Il libro dal titolo “Gioventù amore e rabbia’ è il racconto di ciò che vede il giornalista. Un racconto amaro e anche arrabbiato della società, un’analisi del nostro paese ai tempi della crisi. “La storia di un Paese unico al mondo. Un Paese bellissimo che si è fatto improvvisamente crudele, che divora se stesso e i suoi figli, che costringe i giovani a vivere con la paghetta dei nonni, che mette all’asta la prospettiva del futuro e demolisce le certezze del passato.” All’interno del libro spazio a una serie di passi autobiografici di un “giovane quarantenne” che ha firmato il primo vero contratto dodici anni dopo aver iniziato a lavorare.” Un saggio che può essere definito come un “manifesto generazionale – aggiunge Telese – perché oggi, non domani, è il momento giusto per i giovani italiani, di tirare fuori la rabbia e il coraggio di volere il cambiamento. Solo così la speranza può tornare a vincere”. Un passaggio fondamentale, questo, per ribaltare una teoria che Telese ha soprannominato “la teoria della prevalenza del cretino” dove un cretino sceglie per sostituirlo nella catena del comando un altro cretino più cretino di lui e cosi via, fino ad arrivare all’ultimo cretino che per sbaglio sceglie a sostituirlo un talentuoso facendo venir meno la “catena disevolutiva”.

Gessica Menichelli