PIU’ VERDE PER TUTTI! ATTIVISTI PER FABRIANO: “RACCOLTE OLTRE 1000 FIRME”

Chiediamo al Sindaco e all’Amministrazione tutta, di riformulare il Regolamento di Polizia Urbana recentemente approvato. Almeno 1000 cittadini residenti a Fabriano, con tanto di firma e documento d’identità, vi chiedono di farlo. Cominciamo dall’articolo 12, che vieta ai cani al guinzaglio e ai ciclisti con più di 6 anni di entrare nei Giardini Regina Margherita “per non disturbare la quiete dei bambini e degli anziani presenti nei parchi”. Noi Attivisti siamo del parere che cani educati e ciclisti educati non abbiano mai disturbato nessuno, che nell’Area Giochi è giusto che i cani non entrino, ma soprattutto che cani e ciclisti debbano avere spazi in città. La Petizione da noi promossa ad inizio Luglio, ci ha permesso di ascoltare centinaia di cittadini esasperati, stressati da un Comune che chiede sempre piu sacrifici. E i divieti del Regolamento Urbano, non aiutano. Per quanto riguarda gli spazi verdi cittadini pensiamo sia semplice renderli accessibili a tutti, con una piccola rivoluzione culturale: conviviamo, rispettandoci a vicenda e rispettando le regole. È per questo che stiamo organizzando un Dibattito Pubblico aperto alla cittadinanza, intorno alla fine di Ottobre, per presentare ed accogliere tutte le proposte sollevate grazie alla Petizione, incentrate su quel che ci sta più a cuore: la Riqualificazione dei Giardini Regina Margherita, il nostro principale Polmone Verde cittadino. Prima fra tutte quella dell’Architetto Giampaolo Ballelli, Attivista, già pubblicamente esternata nel mese di Giugno: un progetto di Pista Ciclabile e di spazi dedicati ai cani, facilmente realizzabile considerando l’asfalto già presente nel Parco. Per non dimenticare la volontà di rivedere i divieti, proposta e votata all’unanimità dal Consiglio Comunale Junior nella prima settimana di Settembre, e quindi già nelle mani del Sindaco. Il Giardino è uno spazio di relazione della Comunità, deve essere a disposizione di tutti nel rispetto del prossimo. Salvaguardare lo spazio comune con un Regolamento di “divieti tout court” non è una risposta adeguata, un progetto partecipato del possibile utilizzo del Giardino, sì.

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