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MUSICA 2.0, NEI CONSERVATORI IL TABLET E’ IL NUOVO SPARTITO! A PESARO MUSICA ELETTRONICA

ccordatori elettronici, tablet come spartiti, stanze multimediali e sale ambisoniche: altro che templi della musica colta chiusi al cambiamento, i conservatori italiani sono 2.0, come emerge dagli Stati Generali della Musica in corso a Mondomusica, l’esposizione dedicata agli strumenti musicali di alto artigianato ospitata da CremonaFiere. “Le nuove tecnologie – spiega Antonio Piva, presidente di CremonaFiere – ampliano notevolmente il pubblico che si avvicina alla musica, soprattutto fra i giovani, e questa tendenza non è in contrasto con la diffusione dello strumento classico ed acustico, ma è propedeutica a esso”. Per fare il punto sull’utilizzo degli strumenti digitali nella didattica, CremonaFiere ha intervistato i direttori dei Conservatori italiani. Il 60% ha detto che da più di 5 anni nelle loro scuole vengono adoperati i supporti digitali nella normale attività didattica. Una pratica incentivata dagli insegnanti, l’83% dei quali chiede di introdurre le nuove tecnologie. Software o supporti digitali vengono impiegati soprattutto per comporre musica o per archiviarla, meno per eseguire, manipolare e produrre. Nei conservatori italiani, inoltre, ormai è un boom per i corsi di musica elettronica. I primi sono partiti al Conservatorio Rossini di Pesaro, l’unico ad essere provvisto di sala ambisonica. La sala è provvista di 21 altoparlanti controllati digitalmente, geometricamente equidistanti e perfettamente calibrati. Il sistema permette il controllo del campo sonoro tridimensionale in prossimità di un’area d’ascolto centrale, rendendo così possibile la creazione e manipolazione di sorgenti sonore virtuali. Tra gli utilizzi quotidiani della tecnologia, c’è il tablet, che ha ormai sostituito lo spartito cartaceo. Pesa poco, può immagazzinare centinaia di spartiti musicali e le pagine si girano con un leggero tocco delle dita o meglio ancora un pedale wireless.