M5S SUI TRASPORTI PUBBLICI LOCALI: “PULLMAN VUOTI AL POSTO DEI TRENI. ATTENZIONE VIVENTI”
ATTENZIONE VIVENTI!!! PERCHE’…. NESSUN TRENO NESSUN VOTO!!! di Joselito Arcioni
All’evento dello scorso aprile che, come Movimento 5 Stelle, abbiamo organizzato a Fabriano sulla NUOVA SUBAPPENNINA abbiamo avuto ospite l’Ing. Marco Stabile, Direttore della Ferrovia della Val Venosta, che aveva documentato come una ferrovia dismessa dalle FS è potuta diventare una risorsa per il territorio e che l’esperienza poteva essere replicata benissimo sul nostro territorio con delle potenzialità ben superiori immaginando, a regime, una linea ferroviaria Urbino-Civitanova Marche ulteriore stimolo al rilancio di territori come il nostro devastato dalla crisi. Questa è la visione di chi, come noi pensa al miglior futuro sostenibile per le nostre comunità ed ora veniamo ai fatti E’ di questi giorni la polemica sacrosanta, rilanciata dai comitati locali, sul protrarsi della chiusura della linea ferroviaria Pergola-Fabriano dovuta ad agenti atmosferici molto intensi che, il giorno 12 novembre 2013, in località Monterosso Stazione a monte della stazione, ha causato il dilavamento, cedimento, della massicciata in alcuni punti di un tratto con lunghezza poco più di 150mt. Il fatto è stato utilizzato ad arte dalla Regione Marche complice con RFI, Rete Ferroviaria Italiana, per chiudere definitivamente la ferrovia ed affidare i collegamenti agli “amici” della gomma che naturalmente hanno preso la palla al balzo per immettere un ulteriore autobus negli stessi orari dell’ex treno. Infatti chi dovesse percorrere la strada che va da Pergola a Fabriano verso le 7 di mattina si accorgerebbe che ci sono ben tre autobus (di cui due vuoti) che percorrono lo stesso percorso, con i soldi della Regione Marche, ovvero nostri, che afferma di risparmiare risorse rispetto al treno. Il primo autobus è quello che faceva concorrenza al treno con lo stesso orario, il secondo è la corsa studenti, il terzo è quello che sostituisce il treno. Naturalmente il primo autobus e l’ultimo vengono mantenuti in esercizio perché negli anni la stessa Regione Marche sosteneva che gli orari non erano, volutamente, compatibili per cui a maggior ragione, per giustificare altro esborso di denaro pubblico è stato introdotto l’autobus sostitutivo del treno. Questo è già un segno di come si programma il servizio pubblico in Regione, invece di integrare i mezzi come più volte proposto anche di recente e prolungare le corse da Civitanova Marche (cosa possibilissima aumentando di fatto le corse e così rendendo fruibile il treno per spostarsi), preferisce lasciare una ferrovia chiusa, completamente automatizzata (passaggi a livello, segnalamento, sistemi di allarme, ecc.), telecontrollata da Fabriano ed integrata con gli ultimi sistemi di sicurezza per la circolazione dei treni (realizzati nel 2008) con il sistema di Controllo Marcia Treno chiamato SCC. Tutto questo a favore della gomma quindi aumentando inquinamento e sperpero di soldi pubblici. Tornando a bomba sul danno alla massicciata è chiaro che lo stesso sia facilmente riparabile perché si tratta di rimettere del pietrisco e di rincalzarlo con una macchina specializzata che si chiama non a caso “rincalzatrice”, manutenzione che viene fatta ogni anno prima della riapertura della linea al traffico (così è stato sempre negli ultimi anni). Infatti alla fine di agosto/primi di settembre passava sempre un locomotore diesel D343 o D345 trainante uno o due carri tramoggia con del pietrisco che veniva depositato sul percorso della ferrovia da Fabriano a Pergola. Questo tipo di manutenzione veniva eseguito almeno due volte all’anno con cadenza quasi semestrale e subito dopo il passaggio di questo convoglio, il giorno dopo, passava la rincalzatrice per compattare la massicciata stessa e livellarla, mediante l’uso di martelli speciali che la macchina ha in dotazione. Quindi parliamo di normale manutenzione, anzi ordinaria manutenzione che viene/veniva effettuata tutti gli anni. Ora il danno stimato secondo gli esperti ferroviari, che abbiamo contattato, si aggirerebbe sui 10/15.000 € (che è appunto la spesa prevista per la manutenzione ordinaria), ma invece, secondo l’assessore Viventi ed RFI, il danno si aggirerebbe sugli 800.000 €, cifra altamente sproporzionata rispetto alla realtà dei fatti. Ora le cose sono due o la cifra è stata” sparata” senza cognizione di causa per far capire che la linea deve rimanere chiusa, per favorire il traffico su gomma, o che si tratta di un prezzo gonfiato per cui se si farà qualcosa poi qualcuno ne trarrà beneficio (non di certo la gente comune). Vorremo sapere se l’Ass.Viventi ha accettato questa indicazione di costo da parte di RFI senza pretenderne, come sembra, un preventivo dettagliato, visto che si tratta di soldi pubblici dei cittadini.. e che per un amministratore della cosa pubblica non averlo eventualmente preteso è una cosa ancora più grave, perché farebbe emergere l’inadeguatezza della persona a ricoprire evidentemente quella carica. Altra cosa grave è che lo stesso Viventi, interpellato durante la conferenza “LA NUOVA SUBAPPENNINA” ha dichiarato sommariamente che RFI non era interessata al ripristino della linea Fabriano-Pergola e che i costi superano la resa di esercizio, ma mi scusi Assessore non si tratta di servizio Pubblico? La cosa ha destato stupore perché o per Viventi l’interlocutore è un beato imbecille a cui dare risposte puerili, senza affrontare minimamente l’argomento, o è di nuovo il segno evidente della sua inadeguatezza a ricoprire la carica di assessore ai trasporti della Regione Marche. Mi scusi di nuovo Assessore, ma non è lei che deve dire a RFI cosa deve fare visto che RFI in ambito regionale i soldi li prende dalla Regione tramite il suo assessorato? Quindi è lei che deve dire a RFI cosa deve fare, ma tant’è se il lupo non perde il vizio… lei anni fa non vedeva l’ora di chiudere la linea Fabriano-Pergola e c’è voluta la testardaggine dell’attuale sindaco di Pergola nel farla riaprire, ma appena si è presentata l’occasione (questa volta in suo aiuto sono venuti degli eventi atmosferici) non ha esitato a chiuderla. Lungo il tratto danneggiato, balzano agli occhi due cose, la prima è che gli apparati di segnalamento e protezione sono funzionanti e normalmente tenuti accesi (anche se il treno non passa più, con altro spreco di soldi pubblici), e che è stato portato del pietrisco da Fabriano fino a 100mt prima del tratto danneggiato (quindi sono passati poco dopo l’evento) non portandolo però sul tratto in questione. Quindi da una parte emerge che il danno non è poi così grave (il binario inoltre è perfettamente dritto, senza avvallamenti di sorta) e che non c’è la volontà di ripristinare la linea, oltretutto continuando a sprecare soldi pubblici, se la linea è chiusa perché viene fatta una manutenzione ordinaria? La cosa si evince al minimo anche dal rifacimento dei parapetti di alcuni viadotti, in primis quello di Sassoferrato, che sono stati rifatti completamente compreso nuove ringhiere. In conclusione qui bisogna che si diano delle risposte serie e reali su cosa si vuole fare del trasporto pubblico nella nostra zona, se chiuderlo o farlo funzionare su stile delle Ferrovia della Val Venosta dove i mezzi treno/autobus/bicicletta e fra poco anche auto elettrica, sono completamente integrati fra loro e non sovrapposti, ottenendo così una soddisfazione di chi ne usufruisce e soprattutto un risparmio di soldi pubblici, con meno incidenti sulle strade, meno inquinamento e quindi meno soldi spesi per le malattie indotte dall’inquinamento stesso. Noi del Movimento 5 Stelle caro Assessore con l’evento di Aprile su “LA NUOVA SUBAPPENNINA” abbiamo dimostrato di avere una visione chiarissima sul futuro del trasporto pubblico nella nostra Regione un trasporto pubblico che va incentivato ed integrato in tutte le sue forme e che serva soprattutto per ridurre il traffico privato rimettendo, in un momento di crisi economica devastante, nelle tasche delle famiglie tanti soldi, quelli risparmiati potendo rinunciare ad un’auto in casa in luogo di un trasporto pubblico puntuale ed efficiente. Una visione minima a breve proposta anni fa e che é tutt’ora valida è la scelta di prolungare i treni da Civitanova Marche a Pergola via Fabriano in modo da aumentare le corse e (come succede appunto nella Ferrovia della Val Venosta) proseguire le corse del treno da Pergola su Urbino e Pesaro (come avveniva una volta) mediante gli autobus, con orario cadenzato, in modo che i cittadini imparino presto e velocemente quando passa il mezzo pubblico (es, ai 40min di ogni ora) quindi rendendolo attrattivo alle comunità stesse.
Ripeto stiamo parlando di trasposto pubblico e quindi di integrazione dei mezzi e non di loro concorrenza e soprattutto della loro corretta gestione. Altra cosa sarebbe quella di avere un biglietto unico per il TPL da utilizzare indifferentemente nell’ambito del territorio regionale, per utilizzare sia il treno che l’autobus, pensando anche di poterlo sfruttare in ambito urbano per noleggiare delle biciclette a pedalata assistita, contribuendo così anche alla questione ambientale. Proporre assemblee pubbliche per la presentazione/rilancio di un nuovo modello di trasporto pubblico in modo da diffonderne la cultura fra il pubblico.
Ci pensi Assessore ma soprattutto lo faccia e rifletta su quella slide che durante l’evento l’Ing. Stabile ci ha rappresentato e che abbiamo riportato in questa riflessione, le popolazioni locali della Val Venosta in prospettiva della chiusura della tratta ferroviaria protestarono scrivendo sui muri “KEIN ZUG KEINE STIMMEN” ovvero “NESSUN TRENO NESSUN VOTO”, ci pensi Assessore, a Maggio del prossimo anno ci sono le elezioni Regionali, lasci un ultimo buon ricordo.
Joselito Arcioni
Capogruppo Movimento 5 Stelle Fabriano