SCENDE DAL TETTO PER CONTROLLARE L’EX. MISURA CAUTELARE

E’ sceso dal tetto con corda e scala per controllare il computer dell’ex fidanzata. Non aveva accettato l’idea che la loro storia d’amore fosse terminata bruscamente dopo pochi mesi di fidanzamento e ha fatto del tutto per pedinarla e per controllare le sue possibili nuove conquiste. Dopo mesi di messaggi molesti sul cellulare, venerdì mattina l’epilogo con la violazione del domicilio della donna. Così un 47enne originario di Esanatoglia, nel maceratese, è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Cerreto d’Esi. Marco Parcaroli – già divorziato – non voleva che il suo fidanzamento finisse per decisione di lei e l’ha spaventata per farla tornare da lui. Da mesi, infatti, la donna subiva l’invio di continui messaggini molesti sul cellulare ed era dovuta arrivare a contattare i carabinieri affinchè intervenissero per fermare questo ‘corteggiamento’ pericoloso. Venerdì mattina Parcaroli si è introdotto nella casa della donna, al quinto piano di una palazzina di Cerreto d’Esi. E’salito con l’ascensore fino all’ultimo piano, poi è andato sul tetto e si è calato nel balcone dell’ex fidanzata con una corda e con una scala a libretto. Ha rotto la finestra del bagno ed è entrato nell’abitazione. Approfittando dell’assenza della signora che era a lavoro e dei due figli minorenni che erano a scuola, l’uomo ha cominciato a controllare tutta casa e il pc per vedere l’eventuale nuovo fidanzato della donna. Il piano, però, non ha funzionato perché un vicino ha visto l’uomo che dal tetto si stava attrezzando per scendere sul balcone del quinto piano ed ha chiamato immediatamente i Carabinieri. E’ scattato il piano coordinato dal maresciallo Pellegrini. L’Arma ha subito contattato la donna. Gli agenti hanno raggiunto l’appartamento e hanno colto in fragranza Parcaroli che rovistava per trovare indizi sentimentali. L’uomo, colto di sorpresa, non si aspettava l’arrivo della pattuglia. Interrogato ha dichiarato di trovarsi li solo per controllare le chat e non per rubare nulla. E’stato arrestato per violazione domicilio aggravato e per atti persecutori aggravati nei confronti della donna. Ma le indagini dei militari non si sono fermate con l’arresto di Parcaroli. Gli uomini del Capitano Iurlaro sono andati a fondo ed hanno scoperto come la donna, da mesi, fosse vittima di messaggi paurosi pieni di molestie e offese. Dalla ricostruzione è emerso che dal 28 febbraio 2014 al 26 febbraio 2015, l’uomo mandava messaggini sul cellulare in continuazione. Una serie infinita di fastidi che aveva spinto la donna a presentarsi, a febbraio, presso la stazione dei Carabinieri. I militari di Matelica convocarono l’uomo per porre fine alla persecuzione. La violazione del domicilio di venerdì mattina, quindi, è solo l’ultimo episodio di una serie di atti persecutori che la donna ha ingiustamente dovuto subite.

Ieri mattina si è tenuto, al Tribunale di Ancona, il rito direttissimo nei confronti di Marco Parcaroli arrestato per violazione di domicilio aggravata e atti persecutori. Il giudice ha applicato la misura cautelare con il divieto di avvicinamento a tutti i luoghi frequentati dalla donna. A questo si aggiunge il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con l’ex fidanzata. L’uomo, quindi, dovrà starle lontano. La donna, che vive a Cerreto d’Esi con due figli minorenni, potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo e vivere tranquillamente dopo un lungo periodo di disagi e violenze. Ha anche ammesso di aver sottovalutato la pericolosità dell’uomo e invita le donne vittime di violenza a contattare immediatamente le forze dell’ordine. Da poco è operativo anche a Fabriano uno sportello antiviolenza coordinato dall’associazione Artemisia.

Marco Antonini