IN MOSTRA LA CASA MADONNA DELLA ROSA DI FABRIANO

Sabato 28 alle ore 17,30 si inaugura, nel magnifico Oratorio del Gonfalone di Fabriano, una mostra curata dagli ospiti della Casa Madonna della Rosa. Sono trascorsi diciotto anni dall’apertura, nel 1997, della prima struttura residenziale in via Romualdo Sassi, opera voluta con tenacia e caparbietà dal Sacerdote-Missionario, Don Nicola Gatti. La Casa Madonna della Rosa è nata per favorire l’integrazione sociale dei malati psichici, che non hanno più la famiglia o che non hanno famiglie idonee per l’assistenza quotidiana. Nel 2006 è stato necessario aprire una seconda struttura a pochi metri di distanza dalla prima, dove sono ospitate circa 18 persone assistite da personale specializzato e dai volontari. Il presidente della Casa Madonna della Rosa, ing. Francesco Giardini, da pochi mesi eletto, ha accolto con molto interesse l’invito dei curatori dell’Oratorio del Gonfalone, di organizzare una mostra che raccontasse alla città la storia, la vita e il lavoro artigianale che ogni giorno viene prodotto dagli ospiti con la collaborazione di artisti e non, volontari,  che danno un prezioso e fondamentale contributo a ridare autostima, affetto, dignità e capacità lavorativa, secondo quanto fortemente voluto dal suo ideatore Don Nicola Gatti. L’obiettivo della struttura è quello di estendere a tutti gli ospiti il recupero funzionale, psicologico e sociale, in previsione di un rientro nella famiglia d’origine o di un inserimento in gruppi appartamento, per quelle persone alle quali l’evoluzione della malattia lo consentono. Tutti gli ospiti, anche con ridotte potenzialità evolutive, devono essere in grado di utilizzare l’ambiente comunitario, e gli interventi individuali e di gruppo proposti, seguendo un progetto riabilitativo stabilito con l’ospite stesso. Il fiore all’occhiello della Casa Madonna della Rosa sono i centinaia e centinaia di volontari che in diciotto anni di presenza fissa hanno, con turni giornalieri e notturni, affiancando gli operatori specializzati, contribuendo a fornire una tipologia  di assistenza più vicina al modello familiare, oltre a dare un supporto sociale autentico, un aiuto reale per l’inserimento armonioso della comunità nel tessuto sociale e per far sentire gli ospiti circondati da quel clima di accoglienza e di affetto, basilare per consentire il recupero delle persone affette da disagio mentale. Le attività che si svolgono nelle due belle case sono molteplici e di vario genere, oltre all’utilizzo della musicoterapia e dell’ippoterapia, grazie ai cinque laboratori dove si creano: lavorazione della carta “a mano”, oggettistica da regalo, taglio e cucito, ceramica e coltivazione e vendita di piante officinali, gli ospiti si sentono attivi e partecipi nel dare il loro contributo per la gestione della struttura. La Casa Madonna della Rosa dispone di un pulmino per spostamenti in città, di  ampi spazi per passeggiare nel grande giardino e annualmente vengono offerte vacanze marine ed in montagna per gli ospiti. La mostra al Gonfalone seguirà il seguente orario: sabato e domenica e festività infrasettimanale  dalle ore 10,30- 12,30 e 16,30- 19,00 fino al 19 aprile.

Sandro Tiberi