BERGOGLIO, L’ANNUNCIATORE INSTANCABILE – di Marco Antonini

In occasione del secondo anniversario dell’elezione di Papa Bergoglio pubblichiamo il reportage del nostro Marco Antonini che ha seguito il conclave in diretta da Roma in qualità di giornalista accreditato presso la Sala Stampa Vaticana e che sintetizzava i quei giorni storici. Dal nostro archivio. Marzo 2013: da Benedetto a Francesco.

Il suo nome, Francesco, porta con se un forte messaggio. Mentre in piazza San Pietro la gioia diventa preghiera, tutto il mondo guarda curioso al nuovo Pontefice. Molte le dichiarazioni arrivate in Sala Stampa Vaticana nel giro di pochi minuti. In Italia 8 televisori su 10 sono sintonizzati su di Lui e anche le radio, locali e non, seguono i primi passi di Papa Bergoglio. L’Osservatore Romano è uscito in edizione straordinaria e sono state distribuite migliaia di copie alla folla che acclama il Successore di Pietro. Le redazione dei quotidiani si sono messe a lavoro per documentare al meglio il grande evento e solo verso mezzanotte il giornale è ultimato: almeno dieci le pagine dedicate a Lui il giorno dopo l’Habemus Papam. Il suo Vicario per la Diocesi di Roma, il Cardinale Agostino Vallini, commenta edificato l’elezione di Bergoglio: “Ancora una volta Dio ha visitato il suo popolo! Lo Spirito Santo si è manifestato in maniera sorprendente, il nuovo Papa è un testimone gioioso del Signore, è un annunciatore instancabile.” Per il Cardinale Giovanni Battista Re, il nuovo Papa è una persona “vicino alla gente, molto sensibile ai problemi sociali e molto attento ai poveri.” Il Cardinale Fernando Filoni, confida: “Il nuovo Papa ci ha detto che l’evangelizzazione suppone zelo apostolico. E che bisogna uscire, andare verso chi ha bisogno, ad annunciare il Vangelo nelle periferie. Oggi siamo chiamati a fare nostra questa intuizione anche se a volte possiamo essere stanchi annunciamo il Vangelo con amore.” Per l’Arcivescovo di New York, Timothy Dolan, Francesco è una “pietra miliare per la Chiesa perché rappresenta una figura di unità per tutti i cattolici. E’ una persona semplice, umile e sincera, ma la sua identità è nuova adesso, è una cosa straordinaria. La Chiesa è in buone mani, lo sappiamo tutti.” Un parroco di frontiera come don Andrea Gallo commenta: “Francesco cambi epocalmente questa chiesa”, mentre Georg Ratzinger, fratello di Benedetto XVI scrive: “Sono del tutto sorpreso: non era nella mia lista. Non ho alcuna idea di lui, lo Spirito Santo si!” Il Cardinale più anziano è Ersilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna-Cervia. Ha seguito il lavori del Conclave dalla sua abitazione. Spiega: “E’ una grande sorpresa per la novità di un cardinale che non conosciamo. E si conferma che lo Spirito Santo va oltre tutti i calcoli e le previsioni umane. Siamo fiduciosi che si apra una nuova era per la Chiesa.”

La nomina di Bergoglio è stata accolta con gioia e molta speranza dalla Chiesa cattolica di Cuba. Campane a festa anche in Terra Santa. Il Patriarca dei Latini, Fouad Twal ha invitato il nuovo Pontefice a visitare, come pellegrino, la Terra di Gesù e auspica che “Papa Francesco possa continuare a lavorare per la pace e la giustizia in Medio Oriente al fine di favorire progressi concreti nel dialogo interreligioso.” Felicitazioni giungono dalla Compagnia di Gesù a cui Bergoglio appartiene. Il Padre Generale Nicolas afferma che l’elezione “apre per la Chiesa una tappa piena di speranza.” Preghiera costante anche dai Vescovi della Conferenza Episcopale Marchigiana che accolgono con grande gioia la notizia. Nelle Diocesi sono state celebrate Sante Messe di ringraziamento per il Papa. Ad Assisi non si aspettavano che il nuovo Papa scegliesse il nome di Francesco. “Eravamo già pieni di gioia alla fumata bianca e alla proclamazione del nome papale c’è stato un sussulto da parte di tutti noi”, racconta padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento di Assisi, che aggiunge: “E’ stato come un moltiplicarsi della letizia e dell’ammirazione per questa scelta, anche coraggiosa, credo, che ha fatto il Papa. Sentiamo che anche per noi questo è un appello ad essere sempre più coerenti, fedeli a quel carisma che è stato dato alla Chiesa attraverso San Francesco. Sentiamo tutti una nuova primavera dello Spirito.” Anche tutti i capi di Stato e di Governo hanno fatto arrivare il loro messaggio al Vescovo di Roma. Il Presidente dell’Argentina, Cristina Fernandez Kirchner, ha subito commentato: “Sua Santità Francesco: a mio nome, del governo e in rappresentanza del popolo argentino voglio salutarlo e presentare i miei auguri per la sua elezione a nuovo Pontefice Romano della Chiesa Universale.” Il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama ha dichiarato: “Paladino dei poveri e dei più vulnerabili. Offriamo le nostre preghiere al Santo Padre che inizia il sacro lavoro di guidare la Chiesa cattolica nel nostro mondo moderno.” Anche i fedeli hanno salutato il nuovo Papa con entusiasmo. In migliaia sono stati, per diversi giorni, in Piazza San Pietro ad attendere la fumata bianca. Molti anche gli stranieri. Paola è commossa, Luca inizia a recitare in spagnolo il Rosario, Don Franco celebra il Vespro. I giovani iniziano a cantare. Molti sono giunti a Roma con diversi movimenti ecclesiali. Durante l’incontro con i giornalisti, il Papa ha elogiato i mezzi di informazione, spronando a raccontare, la bellezza, la verità e la bontà. Molti rimangono meravigliati dalle parole del Papa: “Cari giornalisti, vi avevo detto che vi avrei dato di cuore la mia benedizione. Dato che molti di voi non appartengono alla Chiesa Cattolica e altri non sono credenti, imparto la Benedizione in silenzio a ciascuno di voi rispettando la coscienza di ciascuno, ma sapendo che ciascuno di voi è figlio di Dio.” Ci sono anche alcune classi di scuole primarie in viaggio d’istruzione nella Capitale. Tania, insegnante, racconta: “Siamo preoccupati. Essere in gita qui, in questi giorni, non è semplice con trenta bambini e ragazzi, ma non potevamo non far loro provare l’esperienza di questa Piazza. Veramente siamo dentro una nuova bella pagina di storia contemporanea!”

Marco Antonini