REPORTAGE DALLE FRAZIONI: ‘LE ISTITUZIONI SIANO PIU’ PRESENTI’

I residenti delle frazioni alzano la voce e chiedono una maggior presenza delle autorità comunali nei piccoli paesi che molte volte rischiano di essere abbandonati. Da Sant’Elia e Cupo, passando tutto il vasto comprensorio fabrianese, gli abitanti (molti sono anziani e tanti sono i giovani che non riescono ad affezionarsi alla vita del paese) sollecitato il Comune ad essere più presente. Unanimi le richieste: maggior pulizia delle frazioni, collegamenti efficienti di trasporto pubblico locale con la città e l’elezione di un rappresentate che possa partecipare alle varie assemblee per rappresentare la propria frazione. “Un’attività importante che, purtroppo, è stata bloccata è quella della presenza periodica di un operatore dell’ufficio Anagrafe nei piccoli paesi. Riuscire a fare i documenti o chiedere informazioni senza scendere in città non è poco! Chiediamo – aggiungono – di poter avere una volta al mese o ogni due mesi, un delegato dell’ufficio ambiente per poter segnalare problemi inerenti la raccolta differenziata e poter ritirare i buoni per prendere poi i sacchetti al supermercato senza dover fare lunghe file a Fabriano.” Richieste semplici, concrete che denotano come la mancanza più grossa è quella umana: vogliamo vedere le istituzion più spesso, è il grido ricorrente. C’è anche chi se la prende con la Polizia Minucipale: “deve passare più spesso nei paesi e fermarsi, con la gente del posto, per vedere se c’è qualcosa che non va.

Nel mirino la manutenzione delle strade, la pulizia del cimitero e i problemi inerenti la raccolta differenziata. Aumenta il numero degli incivili che abbandonano rifiuti a terra. Sacchetti di plastica sono stati gettati, negli ultimi giorni, in prossimità del parcheggio del Conad in via martiri della libertà e al passaggio a livello della scuola Mazzini. Grossi quantitativi di potature sono state abbandonate in Via Fontenuova a Marischio. La frazione deve fare i conti anche con il freddo: la cenere di alcuni camini accesi, infatti, è stata gettata lungo la strada principale che conduce in paese. A Chigne, infatti, i rifiuti sono stati gettati anche lungo la strada principale di accesso al paese. Stessa situazione a Campodiegoli, Cancelli e Argignano.

In un comprensorio montano un’emergenza è sicuramente quella dei cinghiali. Aumentano gli avvistamenti notturni di cinghiali che girano indisturbati in città e nelle frazioni. Ad oggi, comunque, non si registrano attacchi all’uomo ma solo tamponamenti e investimenti che comportano seri danni alle automobili oltre che la morte dell’animale. Anche le frazioni non sono risparmiate. A Marischio, in via Fontenuova, quasi tutte le sere una dozzina di cinghiali attraversano la strada in fila indiana. Scene analoghe a Bastia, Campodiegoli, Cupo e Albacina dove si registrano razzie in alcune coltivazioni. Un mese fa alcuni cinghiali sono stati investiti da due auto che si sono trovate all’improvviso i grosso animali davanti senza riuscire a frenare. Danni ingenti ai mezzi.

Acqua non potabile a San Cassiano. La piccola località alle pendici del Monte Cucco, da sempre presa di mira da giovani amanti della discoteca, da famiglie in cerca di relax in mezzo alla natura e dai residenti delle frazioni di Melano, Bastia e Cupo per approvvigionarsi d’acqua, deve fare i conti con l’acqua non potabile. Da alcuni giorni, infatti, è stato affisso un cartello proprio nelle tre cannelle storiche con il divieto. I residenti delle frazioni limitrofe lamentano la scarsità di informazioni. Anche in questo caso, infatti, i cittadini sono dovuti arrivare presso la sorgente e fare diversi chilometri prima di venire a conoscenza dell’interdizione. “E’ impensabile – denunciano i residenti – che le autorità competenti si limitano a mettere un cartello presso la sorgente. Gli anziani hanno diritto di non fare la strada per sapere cosa sta succedendo.” Anche Sveglia Fabrianesi punta il dito contro l’ordinanza. “Se qualcuno, adesso, volesse dare spiegazioni ne saremmo grati. Come fa – si chiede il comitato cittadino – ad essere non potabile una fonte che pesca direttamente nella sorgente? E l’acqua che viene imbottigliata a cento metri dalle famose tre fontane? L’amministrazione comunale fa sapere che sono in corso ulteriori analisi e lavori per risolvere l’anomalia che ha determinato alcuni valori fuori norma.

L’assessore Claudio Alianello, intanto, conferma che gli uffici comunali hanno iniziato il ripristino della carreggiata stradale a Fontanaldo e in via della Vena di Marischio a seguito di frane provocate dal maltempo che avevano bloccato la strada. Ad Attiggio, invece, è stato affidato il progetto definitivo della copertura dell’area archeologica Attidium. A Serradica gli abitanti denunciano la presenza di crepe, fori e infiltrazioni nell’ala nord del Cimitero. A Marischio, invece, sollecitato più volte l’intervento allo scarico della fontana esterna che non raccoglie più l’acqua che si accumula, di conseguenza, lungo la strada. Tutte le frazioni chiedono una presenza fissa dell’operatore ecologico. Risistemati gli impianti sportivi di Argignano, Marischio e Serradica. A Precicchie, invece, è operativo un centro degustazione. E’ in corso di approvazione il rifacimento della mura di San Donato. Tra le priorità dell’amministrazione comunale anche la sistemazione della fognatura a Ca’Maiano. Nel mirino la vecchia fognatura comunale collassata per sovradimensionamento della portata delle acque chiare dopo l’allaccio della zona industriale. 22 famiglie avevano denunciato un rischio frana e il sindaco Sagramola conferma che l’intervento a Ca’Maiano sarà effettuato appena ci saranno i fondi disponibili.

Marco Antonini