CONSIGLIO COMUNALE, DIRETTORE AREA VASTA 2 IN AUDIZIONE

SASSOFERRATO – Ricco di novità l’ultima seduta del consiglio comunale convocato venerdì scorso. Si è parlato di montagna, d’intesa e, soprattutto, di sanità. Sul fronte montagna confermata  la partenza dell’Unione  Fabriano-Cerreto d’Esi- Serra San Quirico-Sassoferrato e l’esenzione per i proprietari di terreni agricoli quest’anno dal tanto temuto pagamento dell’Imu. Un’intesa a 4 che Sassoferrato completa aderendo all’area interna “Appennino Basso Pesarese – Anconetano”. Lo schema di convenzione è stato votato all’unanimità dal consiglio. Un progetto pilota individuato dalla Regione su richiesta del ministero dello Sviluppo Economico che mette insieme Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Piobbico, Frontone, Serra Sant’Abbondio, Arcevia e Sassoferrato, potrà contare su un finanziamento nazionale di 3,8 milioni di euro destinato a riequilibrare l’offerta dei servizi nei settori della mobilità, salute e scuola. Interventi che, uniti ad una progettualità sullo sviluppo economico, sono il motore della strategia nazionale per il rilancio delle aree interne e punta su un’organizzazione in forma associata o consortile dei servizi funzionali. Ma è in materia di sanità che la giunta Pesciarelli ha voluto dimostrare come si sta muovendo. “Anche perché se la nostra comunità ha accettato tanti cambiamenti è giusto che abbia delle garanzie” ha commentato il sindaco mentre presentava alla civica assise il direttore Area Vasta 2, Giovanni Stroppa. Un audizione molto attesa, considerato il folto pubblico presente alla seduta. Senza giri di parole, Stroppa ha confermato che Sassoferrato si pone come un polo pilota e performante nella sanità marchigiana, anche per merito della collaborazione dei medici di base. Alla Rsa e la residenza protetta, dal primo aprile, si aggiunge un unità per le cure intermedie. Venti posti letti riservati a quei soggetti fragili che non richiedono ricovero ospedaliero, ma necessitano di cure a metà strada fra la degenza post-acuzie ospedaliera e la residenzialità assistenziale/protetta. Una nuova unità che richiamerà medici, infermieri ed Oss che lavoravano nell’unità di medicina riabilitativa trasferita da Sassoferrato a Fabriano, ad inizio anno. Ma la vera novità è che nella casa della salute ci sarà un centro diurno – otto posti – per malati di Alzheimer, di nuovo i servizi ambulatoriali di logopedia, un terzo fisioterapista assegnato alla palestra riabilitativa per pazienti esterni e si sta lavorando per inserire l’ambulatorio cardiologico.
Veronique Angeletti