PD, LE PRIMARIE A MARZO. ROBERTO SORCI: ‘IL PARTITO HA PERSO OCCASIONE”

Si terranno il prossimo primo marzo le primarie del centrosinistra delle Marche, chiamate a scegliere il candidato governatore della Regione. La Direzione regionale del Pd ha approvato all’unanimità il Regolamento delle consultazioni, che sono aperte anche ai sedicenni e ai migranti residenti nella regione e in possesso del permesso di soggiorno. Le candidature vanno presentate entro il 7 febbraio.

Un appello firmato da una cinquantina di sindaci e uno slogan, ‘C’è Ceriscioli, sindaco delle Marche’ per lanciare la propria candidatura a governatore della Regione, passando dalle primarie del centrosinistra. Luca Ceriscioli ha fatto una prima uscita pubblica ad Ancona insieme ad un gruppo di ‘primi cittadini’ che lo sostengono nelle cinque province. Un primo assaggio di una campagna elettorale di ”discontinuità con vecchie logiche e legami” per il governo futuro delle Marche.

Una candidatura ”non divisiva, di accoglienza e ascolto, non ipotecata da conflitti interni al Pd e storie ventennali”, su cui la società civile può ”essere tentata di compromettersi” facendo propria una piattaforma politico-programmatica ”ottimista e realista”. L’assessore regionale al Bilancio e Cultura Pietro Marcolini, candidato del Pd alle primarie del centrosinistra ha riempito il ridotto del Teatro delle Muse di Ancona per il lancio del suo programma.

“Ancora una volta la direzione regionale del Partito Democratico con l’approvazione del ”regolamento per le primarie” ha perso l’occasione di dimostrare che e’ una forza politica avveduta con una forte leadership politica. La perseveranza nel voler fare ”primarie farsa”, con partecipanti fantasmi alla coalizione è evidente.” Lo dice l’ex sindaco di Fabriano e membro della Commissione Statuto del Pd Roberto Sorci. “Definire partecipanti fantasmi gli eventuali alleati e solo un eufemismo mentre si continua con perseveranza machiavellica ad escludere la parte più vitale della comunità regionale. E la dimostrazione di una volontà di impossessarsi della Regione senza un reale un confronto democratico e questo è pericoloso per la collettività”.  Il riferimento è all’esclusione di Marche 2020 dal novero degli alleati. (Ansa)