IN 1.900 PER LA CHIUSURA DELLA MOSTRA ‘DA GIOTTO A GENTILE’

Ancora con numeri straordinari e la fila quasi continua in biglietteria delle quasi 1900 persone arrivate in extremis l’ultimo giorno si è conclusa ieri notte, domenica 18 gennaio, a Fabriano, la grande mostra “Da Giotto a Gentile”. Ma, c’è da scommetterlo, rimarranno accesi per lungo tempo i riflettori sull’esposizione promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, con il sostegno della Fondazione Veneto Banca e del Comune di Fabriano, in collaborazione con la Regione Marche e altri soggetti del territorio. Una mostra dei record con le oltre 75.000 presenze. Un successo che ha permesso alla città di Fabriano e al suo territorio di tornare fortemente alla ribalta sotto il profilo artistico e culturale. La mostra, che si è aperta al pubblico lo scorso 26 luglio, è stata prorogata eccezionalmente al 18 gennaio proprio per lo straordinario e continuo afflusso di visitatori provenienti da tutta Italia. Oltre 100 le opere esposte presso la Pinacoteca Civica “Bruno Molajoli”, ma non solo. L’itinerario prevedeva infatti anche la Chiesa di Sant’Agostino con le Cappelle Giottesche, la Chiesa di San Domenico con la Cappella di Sant’Orsola e Sala Capitolare la Cattedrale di San Venanzio, Cappelle di San Lorenzo e della Santa Croce. . Il catalogo, edito da Mandragora, è stato curato da Vittorio Sgarbi insieme a Giampiero Donnini e Stefano Papetti responsabile anche dell’allestimento con Liana Lippi, direttore e coordinatore dell’evento. Circa 6500 le copie vendute. Come sottolineato più volte dal curatore Vittorio Sgarbi, la grande mostra ha cambiato definitivamente l’approccio e la percezione della storia dell’arte tra Due e Trecento segnando una nuova pagina, inedita nella storia dell’arte italiana. “Da Giotto a Gentile una mostra che è come un libro di scuola. La differenza è che in nessun manuale d’arte viene indicata la peculiarità e la specificità della scuola di Fabriano – ha sottolineato Vittorio Sgarbi – con questa esposizione, attraverso il Maestro di Sant’Emiliano, il Maestro di Campodonico, il Maestro dell’Adorazione dei Magi fino al più conosciuto Gentile da Fabriano, la scuola di Fabriano acquista una sua dignità sin dagli inizi del Trecento. La Mostra rimarrà dunque un passaggio fondamentale della storiografia.”

CS