DE LEO (PER MATELICA), GRAVI CONTENUTI POST ANONIMO SU MIA BACHECA FACEBOOK, PRESENTATO ESPOSTO CARABINIERI

Nella serata di ieri, venerdì 9 gennaio, sulla bacheca del mio profilo Facebook è stato pubblicato un post a firma di ‘Matelica Macerata’, dai contenuti allarmanti e gravi. Si fa infatti riferimento a persone armate che girerebbero per la nostra città e a una non meglio precisata azienda in fallimento in cui si sarebbe svolta un’aggressione. Si parla inoltre di ‘infiltrazioni’ e non occorre lavorar troppo di interpretazione per capire che chi ha scritto il post (la cui identità mi è assolutamente sconosciuta) ventila l’ipotesi della presenza della criminalità organizzata sul territorio matelicese. Soprattutto perchè il post è in forma anonima e non presenta argomentazioni circostanziate ho ritenuto opportuno presentare formale esposto presso la locale Stazione dei Carabinieri, oltre che di avvisare il Sindaco Delpriori (anche sulla sua bacheca, abbiamo appurato in seguito, era stato pubblicato identico post). Qualche considerazione.

A) se chi ha voluto sollevare un pericolo è a conoscenza di fatti veri più dettagliati, e magari teme di esporsi, e qui sta la scelta dell’anonimato, invece di elencare vicende in maniera lacunosa e allusiva può farlo in maniera formale e molto utile alla collettività rivolgendosi alle Forze dell’Ordine. Pertanto mi metto fin d’ora a disposizione per dare il supporto per quanto di mia competenza e prerogativa nel mio ruolo di consigliere comunale. Certamente poi, al pari di chiunque abbia a cuore la nostra città, potrei cogliere come un fatto positivo la creazione di comitati, a cui mi onorerei senz’altro di partecipare, finalizzati alla sensibilizzazione contro la criminalità.

B) se si tratta di una bufala ad opera di qualche mitomane, sarebbe alquanto opportuno attivare le misure sanitarie del caso

C) se si tratta di un ‘detto-non detto’ per seminare il panico e creare tensioni in città, chi si sia reso responsabile di una iniziativa così infame sarebbe utile per l’igiene sociale che andasse ad esercitare altrove la propria creatività. Evidentemente non conosce ancora a sufficienza la nostra città per comprendere come certe meschinità non ci appartengono. Come non appartiene il tentativo, più volte reiterato, di diffondere un clima che non è scritto nella storia di una cittadinanza laboriosa e serena.

In ogni caso, ribadendo la mia disponibilità a raccogliere ulteriori elementi e a confrontarmi con chiunque mi scriva, telefoni, o venga a parlare civilmente e non in forma anonima, invito chi è dietro il profilo ‘Matelica Macerata’ ad esplicitare la propria identità e, in caso di sua inerzia, mi auguro che possano farlo le Forze dell’Ordine.