DIO ESISTE? DA VERONESI A ZICHICHI – di Alessandro Moscè

“Dopo Auschwitz, il cancro è un’altra prova che Dio non esiste”. Il commento arriva dal grande oncologo Umberto Veronesi, dalle pagine del suo ultimo libro “Il mestiere di uomo” appena pubblicato da Einaudi. Di fronte ad un bambino consumato da un tumore inguaribile, Veronesi non crede che ci siano verità rivelate. Ha analizzato il dolore mostrando l’evoluzione del suo pensiero, tra il laico e l’agnostico. “Repubblica” ha pubblicato in rete alcuni estratti del libro, come il passaggio su Dio: “Non saprei dire qual è stato il mio primo giorno senza Dio. Sicuramente dopo l’esperienza della guerra non misi mai più piede in una chiesa, ma il tramonto della fede era iniziato molto prima. Durante il liceo fui bocciato due volte, ero un discolo in senso letterale, non andavo bene a scuola. Di fatto sono sempre stato anticonformista, ribelle ai luoghi comuni e alle convenzioni accettate acriticamente, e questa mia natura mal si conciliava con l’integralismo della dottrina cattolica che era stata il fondamento della mia educazione di bambino”. “La scienza non ha mai scoperto nulla che sia in contrasto con l’esistenza di Dio”, replica il fisico Antonino Zichichi. L’ateismo, quindi, non sarebbe un atto di rigore logico teorico, ma un atto di fede nel nulla. Zichichi, sul “Giornale”, aggiunge: “Il tumore è una questione di cellule, mentre l’universo è la prova che Dio c’è”. Ecco il ragionamento: “C’è un’altra forma di evoluzione che batte quella biologica: l’evoluzione culturale. L’evoluzione biologica della specie umana non avrebbe mai portato l’uomo a scoprire se esiste o no il supermondo, come facciamo al Cern. Né a viaggiare con velocità supersoniche. Né a vincere su tante forme di malattia che affliggevano i nostri antenati. La nostra vita media ha superato gli 80 anni e le previsioni vanno oltre i 100 anni, grazie alla scoperta che il mondo in cui viviamo è retto da leggi universali e immutabili”. La scienza ci dice che non è possibile derivare dal caos la logica che regge il mondo, dall’universo sub-nucleare all’universo fatto con stelle e galassie. L’ateismo, partendo dall’esistenza di tutti i drammi che affliggono l’umanità, sostiene che se Dio esistesse queste tragedie non potrebbero esserci. “Cristo è il simbolo della difesa dei valori della vita e della dignità umana. Che sia figlio di Dio è un problema che riguarda la sfera trascendentale della nostra esistenza. Negare l’esistenza di Dio equivale a dire che non esiste l’autore della logica rigorosa che regge il mondo. Tutto dovrebbe esaurirsi nella sfera dell’immanente la cui più grande conquista è la scienza”, conclude Zichichi. Una volta tanto l’informazione propone un dialogo altisonante, di grande richiamo e fascino. E lo fa con l’ausilio di due valenti uomini di scienza. Queste affermazioni fanno bene alla comunicazione, indipendentemente dalle prese di posizioni assunte da Veronesi e Zichichi: elevano il contenuto ben oltre la cronaca spicciola e retorica che ben conosciamo. Intanto Radio Gold si fa promotrice di uno studio sul territorio, affinché si possa risalire ad una percentuale attendibile di malati di tumore, e alla verifica di un’incidenza, eventuale, di fattori esterni. Verranno coinvolti medici e specialisti, oltre a soggetti che hanno vissuto o stanno vivendo in prima persona la malattia.

Alessandro Moscè, direttore editoriale