MALTEMPO, MORTI, PAURA, DISASTRI. L’ITALIA CADE A PEZZI GRAZIE ALLA POLITICA DEGLI ULTIMI 40 ANNI

Ancora vittime per il maltempo. Due persone sono morte questa notte nel crollo del muro di una villetta a Cerro di Laveno (Varese) travolta da una frana. Le vittime sono una ragazza di 16 anni e un suo parente di 70 anni, che vivevano nella casa con altre tre persone che sono riuscite a mettersi in salvo. A Genova si cerca ancora il corpo dell’uomo di 67 anni disperso da ieri sera dopo essere stato travolto dalle acque di un torrente. Notte senza pioggia a Milano dove è rientrata l’esondazione del Seveso. Non piove più neppure sul Piemonte ed in Friuli Venezia Giulia; a Venezia nella notte acqua alta a 110cm, a Lodi resta l’allerta per l’Adda. Temporali ed allagamenti invece in Campania.

LA FRANA NEL VARESOTTO, DUE MORTI – I soccorritori nel corso della notte hanno lavorato per quattro ore e mezza per estrarre dalle macerie i corpi delle due persone morte a causa di una frana che ha travolto la loro casa a Cerro di Laveno Mombello (Varese). La 16enne è stata ritrovata per prima ed è stata trasportata dal personale del 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Cittiglio, dove è deceduta nella notte. Più difficili le operazioni per recuperare l’anziano, trovato morto sotto le macerie. Entrambi sono stati schiacciati da uno dei muri della casa, distrutta dalla colata di fango scesa da una collina, e hanno riportato ferite su tutto il corpo. La villetta dove abitava la famiglia è stata l’unica abitazione coinvolta dalla frana a Cerro, frazione di Laveno Mombello affacciata sul Lago Maggiore.

SITUAZIONE DIFFICILE AD ALESSANDRIA – “Anche fenomeni brevi ma intensi, così come quelli leggeri e prolungati, possono causare gravi problemi. Siamo in attesa delle previsioni aggiornate dell’Arpa, ma è chiaro che l’arrivo di altra pioggia su un territorio già fragile ci preoccupa”. Lo sottolinea il sindaco e presidente della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa.

“Abbiamo dovuto gestire situazioni di acqua anomala, probabilmente ci troviamo di fronte a episodi di inciviltà”. così Rita Rossa. “Il condizionale è d’obbligo, ma il canale Deferraris era rotto, forse un danno procurato per evitare l’esondazione in un campo”. Sull’episodio, nella zona di San Michele sono ora in corso accertamenti da parte della questura di Alessandria. “Ribadisco che il condizionale è d’obbligo – sottolinea ancora il sindaco Rossa – ma in quella zona il Tanaro era sotto i livelli di attenzione, per cui non c’erano ragioni per tutta quell’acqua”. Adenunciare la presunta manomissione anche alcuni agricoltori della zona. Nonostante i fiumi fossero in calo e non piovesse più, nella notte si sono registrate alcune ondate anomale per le strade. Gli interventi delle forze dell’ordine, che hanno dovuto evacuare alcune persone, hanno limitato i danni e la protezione civile sta presidiando la zona.

GENOVA, CROLLA CIMITERO – Circa 70 feretri sono dispersi dopo il crollo di un muraglione del cimitero della Biacca a Bolzaneto, nel ponente di Genova. Bare di zinco sono state individuate nel Polcevera ieri esondato. Il muro è crollato per circa 50 metri, tra le macerie spunta una cassetta ossario con un teschio. Il cimitero è chiuso e presidiato dai carabinieri.

Sta tornando lentamente alla normalità la circolazione tra Genova e la Francia resi critici per la chiusura dell’autostrada A10 e della ferrovia a causa del maltempo. E’ stata riaperta l’A10 tra i caselli di Albenga e Borghetto. Era stata chiusa la notte scorsa per la caduta di cavi dell’alta tensione. Riaperta l’ Aurelia sempre a Borghetto a senso unico alternato. Le Ferrovie potrebbero riaprire nel pomeriggio la linea tra Andora e Albenga dopo una frana. Sulla linea Acqui Terme-Ovada-Genova circolazione ferroviaria ancora sospesa tra Ovada e Campo Ligure per movimento franoso nei pressi di Rossiglione. I treni fanno capolinea a Campo Ligure e sono sostituiti con bus nel tratto Campo Ligure – Ovada – Acqui Terme. Per impraticabilità della rete stradale non è possibile effettuare servizio a Rossiglione.

Sono ancora vane le ricerche del disperso a Serra Riccò, comune nell’entroterra di Genova. Ieri Luciano Ballestrero, 67 anni, era uscito da casa per andare a mettere in sicurezza la propria auto parcheggiata vicino al greto di un torrente: la piena del corso d’acqua ha travolto il mezzo e dell’uomo non si sono avute più notizie. Durante la notte, su tutta la Liguria, il meteo ha dato una tregua con piovaschi sparsi che non hanno creato criticità. Le istituzioni confermano la fine dell’allerta.

MILANO, RIENTRA EMERGENZA SEVESO – Abitanti al lavoro per ripulire cantine e scantinati, per le strade abbandonati decine di ombrelli rotti e di sacchetti di plastica usati dai passanti per coprirsi i piedi e guadare le strade invase da fiumi di acqua, qualche transenna che isola le zone ancora allagate e infangate. Con il passare delle ore e il ritorno del sole, comincia la verifica dei danni e delle conseguenze della pesante inondazione di ieri che ha paralizzato Milano. “Mai vista una cosa del genere – ha detto il gestore di un bar nei pressi di Piazzale Lagosta zona Niguarda – ieri sera ho davvero avuto paura”. Scacciate anche le pochi nubi su Italia-Croazia. Il sopralluogo effettuato sul terreno di San Siro ha confermato le previsioni dei responsabili dello stadio: il terreno ha perfettamente drenato la forte pioggia di ieri, aiutata anche dal timido sole spuntato in mattinata. L’ipotesi di rinvio avanzata dal ct croato Kovac, non ha dunque al momento motivo di esistere. Anche le vie di accesso allo Stadio Meazza sono libere dall’acqua per l’eccesso dei 63mila spettatori previsti, anzi restano ancora biglietti disponibili e l’affluenza potrebbe anche essere maggiore. Intanto, la Federcalcio resta in contatto con le autorità di Genova per monitorare la complessa situazione del capoluogo ligure dopo l’alluvione in vista diItalia-Albania di martedì.

Quattro frane si sono registrate in provincia di Bergamo e il personale della Protezione civile ha provveduto a far evacuare alcune famiglie. Le zone coinvolte sono Endine Gaiano, Val Brembilla, Poscante di Zogno, Trescore. Resta sotto controllo il livello dell’Adda, dopo che nella notte erano state tratte in salvo 6 persone con il gommone a Cassano d’Adda (Milano).

Sono in calo i livelli di Lambro, Seveso, Brembo, Oglio e Olona, mentre il Po è costante o in discesa in alcune zone e rimangono alti solo l’Adda e il Ticino: è questa la situazione dei fiumi lombardi, come reso noto dalla Regione.

È passata l’ondata di piena del fiume Lambro, che tra l’una e le due di questa mattina ha rotto gli argini in diversi punti a Monza. Attivo il centro di accoglienza d’emergenza per gli sfollati, numerosi gli allagamenti in seminterrati, box e cantine, con continue richieste di intervento ai pompieri. Dalle 9 di questa mattina attivi per la richiesta di interventi di sgombero locali e spurghi 039.2372313 e 039.2372190.

PIEMONTE, LIVELLO RECORD PER LAGO MAGGIORE – Lago Maggiore sopra la piena di giovedì dopo le piogge delle scorse ore. L’acqua del lago, in provincia di Verbania, ha superato di due centimetri la quota raggiunta nei giorni scorsi, quando è uscito dagli argini, e ha toccato i 196,55 metri. Attualmente, informa Arpa Piemonte, il livello è stazionario, con tendenza in discesa. L’arrivo di nuove piogge dovrebbe però invertire la tendenza già dalla notte: una nuova piena, addirittura superiore al picco attuale, è prevista per le prime ore di martedì mattina.

E’ probabilmente da collegare al maltempo l’incidente stradale mortale avvenuto nella tarda serata di ieri in provincia di Cuneo. Vittima una ragazza di 21 anni, che ha sbandato con l’auto alla periferia di Alba finendo fuori strada. La giovane è morta annegata nel rio Baraccoi, un rigagnolo ingrossato dalle intense precipitazioni di questi giorni. E’ stato riaperto nella notte, in seguito all’abbassamento del livello dell’acqua favorito dalle cessate precipitazioni, il ponte sul fiume Bormida, sulla ex statale 10 tra Spinetta e Alessandria. Permangono su tutta la provincia gli allagamenti e le strade interrotte.

ACQUA ALTA A VENEZIA – A Venezia l’acqua alta, sopra il medio mare, ha raggiunto i 110 centimetri d’altezza verso le 6 del mattino. Lo rende noto il Centro maree del comune che indica come il fenomeno sia stato classificato come ‘marea molto sostenuta’ (codice arancio) e come abbia interessato il 12% del suolo del centro storico cittadino. Mentre su Venezia c’è un timido sole dopo una notte di pioggia, le previsioni per l’acqua alta di domani danno il fenomeno in progressivo calo con una massima prevista in 90 centimetri intorno alle ore 7.0.

NUOVA ALLERTA IN TOSCANA – Una nuova allerta meteo in Toscana per pioggia e temporali forti, con validità dalle 8 alla mezzanotte di domani, è stato emesso dalla sala operativa della protezione civile regionale: interessate tutte le province tranne quella di Arezzo. Come già accaduto per l’allerta di ieri, una sorveglianza particolare sarà riservata al torrente Carrione a Carrara in considerazione degli criticità dovute all’alluvione del 5 novembre scorso e ai lavori di messa in sicurezza in fase di completamento. L’allerta meteo con rischio idrogeologico-idraulico riguarda i bacini di Magra, Versilia, Serchio, Basso Serchio, Sieve, Medio Valdarno, Ombrone Bisenzio, Valdarno Inferiore, Reno Santerno, Foce Arno, Cecina, Cornia, Isole, Elsa, Era, Ombrone grossetano, Greve Pesa, Orcia, Bruna, Albegna, Flora.

ANSA