MANIFATTURA ANCORA IN CRISI. CONFARTIGIANATO: ‘IL DISTRETTO FABRIANESE VA RICOSTRUITO CON L’INNOVAZIONE’

Dopo l’era del “bianco” serve una nuova identità per il territorio. Manifatturiero a dura prova. Le dinamiche di crisi non mollano il distretto produttivo di Fabriano. Secondo i dati della Confartigianato nei primi nove mesi dell’anno hanno cessato 26 attività artigiane, 11 le aperture, per un saldo negativo di -15. A chiudere sono soprattutto le imprese della manifattura (-12).Il distretto produttivo va ricostruito pezzo dopo pezzo – dichiara Simone Clementi, Segretario Confartigianato Fabriano – Una azione di recupero che sia consapevole della situazione reale. I modelli di sviluppo, che nei tempi passati hanno garantito al territorio crescita, sviluppo e benessere, non possono più funzionare. Il Fabrianese deve attuare una sistematica diversificazione produttiva che punti a innovare i comparti tradizionali rendendoli appetibili ai mercati di oggi, nettamente diversi da quelli del passato, caratterizzati da volubilità e interessati a nuovi prodotti.Le nostre imprese artigiane, 1.343 attività, sono l’unica e, al contempo, la migliore forza che il territorio possiede e su cui può contare per ripartire davvero – continua Clementi della Confartigianato – Resistono e lavorano, ma non possono fare tutto da sole. Servono incentivi da parte delle Istituzioni soprattutto per favorire all’interno delle aziende interventi di innovazione di prodotto e di gestione utili a intercettare i nuovi bisogni dei mercati.Non rinneghiamo le radici del distretto che affonda la sue basi in una forte tradizione, e vocazione, manifatturiera, comparto del bianco primo fra tutti: l’artigianato manifatturiero va salvaguardato e portato a nuova vita. Ma a oggi si necessita di un salto evolutivo per intercettare il cambiamento dei mercati nei suoi rapporti di domanda, offerta e scambio. L’innovazione – conclude Simone Clementi della Confartigianato – è l’unica strada verso il rilancio del distretto alla sua piena produttività, obiettivo che può essere raggiunto diversificando la specializzazione produttiva, agganciando i segmenti di mercato a oggi ricettivi.