ZAMPARINI: ” UN FONDO PER AIUTARE COMMERCIANTI E LAVORATORI IN DIFFICOLTA'”

di Marco Zamparini, consigliere comunale Partito Comunista dei Lavoratori, Cerreto d’Esi

In questi giorni così difficili per tutta la nostra comunità, per il resto d’Italia e del mondo, ho ricevuto da parte di tanti cittadini la richiesta di intervenire pubblicamente per cercare di convincere l’Amministrazione comunale a usare in un altro modo il milione di euro ricevuto dall’assicurazione, a suo tempo stipulata e riguardante i danni agli edifici pubblici subiti nel sisma 2016/17. Si tratta, in effetti, di una cifra già tutta impegnata in opere, che in questo momento e anche in futuro non sono di nessuna utilità per i cittadini di Cerreto e di cui si potrebbe assolutamente fare a meno. Stesso discorso vale per l’acquisto del terreno per la nuova scuola che, senza voler entrare nel merito della scellerata scelta, in questo momento non è da annoverare fra le priorità per la cittadinanza. Noi crediamo che quei fondi vadano accantonati innanzitutto per dare un aiuto a tutti quei lavoratori che vengano a trovarsi in difficoltà a causa del fermo delle attività produttive, ai commercianti che inevitabilmente vedranno drasticamente ridotte le loro entrate, agli artigiani anche loro colpiti in modo pesante dagli avvenimenti, agli anziani e a tutte quelle famiglie in difficoltà. Sarebbe anche opportuno che il Comune riservi una quota per sé, per esempio per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale da fornire sia ai cittadini che ne abbiano bisogno, ma anche ai volontari che tanto stanno facendo per aiutare chi si trova in difficoltà. Siccome nessuno di noi può fare previsioni sulla durata di questa tragedia, sarebbe anche indispensabile che il Comune abbia liquidità di riserva per ogni evenienza futura non prevedibile. Non tutti i comuni possono avere la possibilità come il nostro di avere a disposizione una cifra così consistente, quindi perché non creare una sorta di “Fondo di solidarietà” per aiutare tutta la nostra comunità? Insomma, chiediamo al Sindaco Porcarelli e agli assessori di ripensare a queste opere inutili e di ragionare che ora il bisogno reale è quello verso la collettività ed il suo tessuto sociale: se non lo si fa in questi momenti, allora quando?