L’EMERGENZA A FABRIANO, “CALO DEL 50% NELLE ATTIVITA’ COMMERCIALI”

Emergenza Coronavirus, ultima settimana di saldi andati male a Fabriano, con negozi vuoti. I ristoratori: diminuzione del 50%. La situazione, purtroppo, non migliorerà a breve vista la nuova ordinanza regionale di ieri, 3 marzo, che ha chiuso nuovamente le scuole e sospeso le manifestazioni pubbliche. Il mondo del commercio è preooccupato.

“Anche la ristorazione del Fabrianese, purtroppo, ha risentito degli effetti dell’emergenza COVID-19” A parlare è Antonella Bartolini, responsabile pubblici esercizi Confcommercio di Fabriano. Quella che si è da poco conclusa è stata una settimana anomala e che ha fatto registrare un sensibile calo di clientela. Tanti gli aspetti che di riflesso si sono ripercossi negativamente sui pubblici esercizi. “Il primo è quello del telelavoro, che se da una parte è un vantaggio, per i ristoratori sinceramente non lo è. Il lavoro svolto da casa – spiega Bartolini – è stato utile per permettere alle aziende di non fermarsi ma, rovescio della medaglia, ha limitato di molto gli spostamenti con lo stop ai pranzi di lavoro e alle cene aziendali. Il numero di ricevute e fatture emesse nei primi giorni della scorsa settimana è diminuito almeno del 50% rispetto alle settimane precedenti. Le cose sono andate leggermente migliorando verso il weekend: i fabrianesi sono usciti e i locali sabato sera hanno registrato il tutto esaurito. Alcuni locali, però, hanno effettuato un solo turno: la sospensione della proiezione cinematografica e del concerto dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana hanno sicuramente influito. Nel fine-settimana però, altro tasto dolente, si è notato un calo dei turisti: è vero – dice Bartolini – che non siamo ancora nella stagione dei viaggi organizzati e delle gite scolastiche, ma il sabato e la domenica, in genere, si riscontra la presenza di singole famiglie che vengono a visitare la nostra città. La chiusura del Museo della carta è stato un freno ed anche se poi domenica è stato riaperto, il meteo, purtroppo, non è stato dalla nostra parte”.

Anche lo stop degli eventi sportivi ha influito negativamente sulla ristorazione: “da tempo ribadiamo il fatto che gare e partite spostano un flusso di persone che, soprattutto se pernottano, sono una buona risorsa economica. Tutti ci auguriamo che questo momento sia già passato e che le cose inizino a rientrare nella normalità già da questa settimana. Ora c’è bisogno di mostrare una città, e un’Italia, bella e accogliente. Mi auguro che tutto questo parlare dell’Italia provochi curiosità nei turisti stranieri e che gli stessi italiani riscoprano la voglia di programmare viaggi nel nostro paese. L’economia riprenderà se tutti ci impegneremo a farla ripartire dando il giusto valore e la giusta attenzione alle nostre eccellenze, comprese quelle culinarie”.

Marco Antonini