5 MILIONI DI EURO PER LE CHIESE DELLA DIOCESI DI FABRIANO-MATELICA

di Marco Antonini

Cinque milioni di euro per la ricostruzione post sisma delle chiese danneggiate dal terremoto del 2016 nella diocesi di Fabriano-Matelica. Il finanziamento rientra nell’ordinanza 84 che affronta il delicato problema degli interventi necessari per i luoghi di culto di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. L’importo complessivo, per 4 regioni, ammonta a 275milioni di euro. Per quanto riguarda la nostra diocesi i fondi disposti riguardano chiese che si trovano su tutti i comuni a cui appartiene la giurisdizione della Curia fabrianese. Si attendono i progetti per verificare se l’importo erogato basta per effettuare gli interventi necessari. Tanti i luoghi di culto nella città della carta che necessitano di interventi di ricostruzione, riparazione e ripristino. Alla chiesa di Sant’Ilario di Belvedere 200mila euro, a San Paterniano di Collamato 550mila euro. Sempre nelle frazioni, a San Pietro di Moscano sono previsti lavori per un importo di circa 460mila euro, a Santa Maria Assunta di Paterno per 210mila euro e a San Michele Arcangelo a San Michele 180mila euro. Al Sacro Cuore di via Gioberti, il santuario a cui tutti i fedeli sono molto devoti e che per anni ha visto svolgere il ministero sacerdotale, dopo la pensione da parroco di Marischio, monsignor Libero Temperilli, andranno circa 300mila euro. Questa chiesa, chiusa ormai da anni, ha decorazioni rococò. E’ stata edificata nel 1710 dalla compagnia del Gesù come sede di un loro collegio. Ricostruita totalmente dopo il terremoto del 1741 e ristrutturata dopo il sisma del 1997, conserva, al suo interno, tra le altre cose, il quadro “San Luigi Gongaza” di Giovanni Loreti, nonno di Pietro Miliani, il fondatore delle Cartiere cittadine.

A Santa Margherita, a due passi dalla Cattedrale di San Venanzio, 100mila euro per il monastero e non per la chiesa che segue un iter diverso. A San Filippo, la chiesa dei giovani, lungo Corso della Repubblica, 330mila euro. Spostandoci a Genga sono stati finanziati i lavori per la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo a San Fortunato per 260mila euro. A Sassoferrato intervento necessario al santuario Madonna del Cerro (foto) per 255mila euro. Un milione e 600mila euro per San Francesco a Matelica e 400mila euro per la chiesa del Suffragio. A questi si aggiungono i fondi per i lavori, già fatti, per la storica chiesa della Beata Mattia a Matelica che è stata riaperta solennemente a dicembre. La somma messa a bilancio per la chiesa di Santa Maria della Porta di Cerreto d’Esi è 170mila euro.

Gli uffici diocesani sono al lavoro. Queste cifre, infatti, dovranno essere messe in discussione una volta arrivati in Curia i progetti definitivi. Bisognerà vedere se le cifre stanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri tramite l’ordinanza 84 siano sufficienti per effettuare tutti gli interventi necessari. In caso affermativo verrà redatto il progetto definitivo e potranno poi partire i lavori veri e propri. In caso contrario, se cioè la cifra assegnata risulti sottostimata, la diocesi deciderà di non prendersene carico e sarà poi il commissario straordinario a scegliere il soggetto a cui assegnarle (Mibact o Comune). Questa scelta è dettata dall’esigua possibilità finanziaria della Diocesi che non può permettersi di accollarsi le spese. L’obiettivo è quello di arrivare ad assegnare i primi appalti entro l’estate dell’anno prossimo, una volta terminato il lungo lavoro burocratico che le strutture competenti stanno portando avanti ormai da anni.