CINGHIALI A DUE PASSI DALL’OSPEDALE PROFILI

Cinghiali sorpresi a grufolare a poche decine di metri dall’ingresso dell’ospedale Profili di Fabriano. A segnalare la presenza di questi grossi selvatici, sabato sera, alcuni residenti. Un branco di circa 10 cinghiali è stato visto in prossimità del negozio per animali situato in via Del Molino, la parallela dell’ospedale. Non è la prima volta che accade. Non lontano, infatti, c’è il fiume Giano dove un gruppo numeroso si nasconde, lontano da rumori e dalla presenza dell’uomo. Spesso, poi, in cerca di cibo, i cinghiali salgono e arrivano nel centro abitato e qualche volta anche nel parcheggio del Profili.

Il precedente – Via Aldo Moro

Fabriano – Via Aldo Moro: non è un indirizzo come gli altri. Qui non risiedono sono i fabrianesi, ma pure i cinghiali! Battute a parte sono stati avvistati (foto) in questa via del quartiere Campo Sportivo, due settimane fa, alcuni ungulati. Grufolavano in prossimità dell’isola ecologica, in mezzo alle abitazioni. Frugavano in cerca di ghiande che forse non riuscivano più a trovare sui monti con questo clima particolare. La segnalazione è di un commerciante della città che è tornato a casa, poco dopo le ore 20, ed è riuscito ad immortalare un cinghiale a pochi passi dalla sua abitazione. Se è vero che nella maggior parte dei casi non attaccano l’uomo, nessuno si abitua all’idea di uscire di casa e trovarsi un selvatico nelle vicinanze, nemmeno nell’entroterra. Le segnalazioni stanno diventando sempre più frequenti. Recentemente un branco di ben 49 cinghiali, composto da esemplari di grossa taglia con cuccioli al seguito, attraversava la strada in pieno giorno a Collegiglioni, lungo la tratta che conduce a Genga. L’automobilista è stato costretto a fermarsi rapidamente e far passare il gruppo. E’ riuscito pure a contare gli animali: 49. Ha fatto un video con il cellulare e l’ha postato su Facebook. Nelle ultime settimane, invece, in via Natali, nella zona tra il Borgo e l’ospedale, gli avvistamenti di selvatici sono diventati quotidianità.

Marco Antonini