“ECCO PERCHE’ LA GIOVANNI PAOLO II NON PUO’ ANDARE ALL’ANAGRAFE”

di Marco Antonini

Fabriano – “La scuola media Giovanni Paolo II non deve lasciare la sede provvisoria dell’ex Tribunale di viale Zonghi per andare all’Anagrafe dove mancano laboratori e spazi comuni. Fin quando lo stabile di via Veneto non verrà abbattuto e ricostruito vogliamo stare qui”. Così il presidente del consiglio di Istituto, Leonardo Corrieri (foto). Tanti i motivi che spingono i genitori dei 300 alunni ad arrabbiarsi. Anzi, in attesa dell’incontro di domani con il sindaco Santarelli, anticipano che sono pronti a protestare sia a Fabriano che davanti l’ufficio del Prefetto, ad Ancona. Prefetto a cui, nei giorni scorsi, è stato chiesto un appuntamento per illustrare la spiegazione. Gli interrogativi sono diversi: “Perché la Polizia non va all’Anagrafe, piazzale XXVI Settembre 1997, invece che i nostri ragazzi?” si chiede Corrieri. “Perché la scuola Munari, inagibile dal sisma del 2016 è stata demolita e ricostruita a tempo di record e inaugurata da Luigi Di Maio, mentre per la Giovanni Paolo II siamo in alto mare?”. Anche i docenti sono contrari al trasferimento. I motivi sono prettamente didattici. “All’Anagrafe – dice Corrieri – ci sono solo 12 stanze, una per classe. Mancano laboratori e palestra. In un’ora non è possibile mettersi il giacchetto per andare a fare laboratorio altrove. Non ci sono poi spazi per gli alunni diversamente abili”.

A conti fatti la media Giovanni Paolo è passata da 3.600 metri quadrati nella sua sede di via Veneto a 2.700 all’ex Tribunale e andrebbe stretta in 1.200 metri quadrati all’Anagrafe. Questione non secondaria la viabilità. La piccola rotatoria della Madonna di Loreto, alle 8 di mattina, reggerebbe il traffico di scuola primaria Allegretto, infanzia Malfaiera, Agraria, uffici comunali, commercianti del centro, Poste e alunni e personale della Giovanni Paolo II? “In quell’ora dove si parcheggerà visto che il parcheggio di via Cappuccini è sempre pieno?” si chiede il presidente del consiglio d’Istituto Aldo Moro. Tutti, infatti, passano lungo viale Zobicco per attraversare la città e arrivare sulla SS 76. Guardando al futuro Corrieri evidenzia come la scelta di trasferire all’Anagrafe “potrebbe determinare la scomparsa della media Giovanni Paolo II e, di conseguenza, calerebbero i numeri dell’intero Istituto Comprensivo Aldo Moro che attualmente ha 1.100 iscritti. Ciò provocherebbe anche la perdita di posti di lavoro perché molti genitori scriverebbero i figli altrove, dove ci sono spazi, laboratori e palestra”. Polemiche anche per la lentezza dei lavori di demolizione e ricostruzione della sede vera di via Veneto: i genitori lamentano di non sapere nulla su quest’argomento e sono pronti a protestare sia in città che ad Ancona per sbloccare la situazione.