FABRIANO – CINGHIALE AGGREDISCE CAGNOLINO. FERITO GRAVEMENTE

Fabriano – I cinghiali nel quartiere, meglio ancora, nella parte sottostante Viale Serafini, quella che versa sul fiume Giano. In questa parte della città, come del resto già ampiamente noto, nell’area che va dal cimitero delle Cortine fino a viale A. Merloni, viale Euplo Natali e le zone circostanti gli avvistamenti di più esemplari di animali selvatici, sono diventati quotidianità.

In questo caso però, c’è stata una vera e propria aggressione di un cinghiale ad un cagnolino che, al guinzaglio del padrone, dopo il tramonto, era stato portato a fare la consueta passeggiata lungo il lato del corso d’acqua cittadino. L’infausto incontro ha provocato una reazione inaspettata dell’animale selvatico che ha quasi ridotto in fin di vita il cane, ancora oggi affidato alle cure di una clinica veterinaria cittadina.

Il racconto

“E’ stato letteralmente ricucito in più parti del corpo – ci documenta F. Cappelletti – e spero che riesca a riprendere a camminare perché ha una gamba mal ridotta. La ferocia del cinghiale – sottolinea – non si è riversata soltanto sul mio cane, ma, se non mi fossi messo ad urlare e gesticolare si stava scaricando anche verso me e questo per fortuna lo ha messo in fuga. Una brutta esperienza che mi spinge a scrivere al sindaco di Fabriano documentandogli l’accaduto e presentare una denuncia per ignoti a carabinieri e polizia che ho contattato la sera stessa della attacco. Inoltre, non appena il veterinario mi farà uscire il cagnolino dall’ambulatorio, se riuscirà a camminare, lo porterò sotto il municipio come azione dimostrativa sulla pericolosità di questa che si sta dimostrando una delle emergenze della città. Mi auguro davvero che nessun altro si trovi a vivere questa esperienza, magari con cinghiali entrati in un condominio, il mio distante poche decine di metri da dove s’è consumata questa vicenda”.

Che dire dunque se non constatare questa triste consuetudine e non vorremo raccontare cronache come quelle della capitale dove si documenta di residenti accerchiati, avvistamenti ormai quotidiani intorno a cassonetti della spazzatura, nei parchi, in pericolosi scontri notturni con le auto e come già accaduto da noi per le strade e cani aggrediti. Per fortuna, ancora non si può parlare di emergenza cinghiali, ma è certo che il fenomeno dura da mesi e, non essendoci un contenimento, sicuramente c’è un aumento di questi animali che incide specialmente sulle zone periferiche. A chi spetta dare risposte e intervenire: Municipio, Provincia, Regione, Unione Montana che ha per altro le gestione del Parco Gola della Rossa Frasassi e proprio il compito di gestire la caccia selettiva agli ungulati?

d.g.