PIU’ DECORO E PULIZIA, L’ORDINANZA CONTRO IL DEGRADO

Fabriano – Negozi sfitti in centro e in periferia, è arrivata l’ordinanza per avere più decoro e pulizia. L’Amministrazione comunale di Fabriano ha ordinato ai proprietari maggior pulizia e decoro urbano pena una multa fino a 500 euro. Non sono esclusi, nei prossimi mesi, i controlli da parte della polizia locale. “In conseguenza delle perduranti negative contingenze economiche che stanno mettendo a dura prova l’economia – si legge nella delibera di Giunta – le attività commerciali hanno un ricambio molto più veloce che in passato ed in città risultano numerosi gli esercizi commerciali lasciati sfitti per lunghi periodi”. Lo spettacolo, in alcuni casi, non è dei migliori. Ci sono negozi protetti da serrande a maglia, dove l’intercapedine tra queste e la porta di ingresso, diventa ricettacolo di sporcizia e rifiuti vari, causando problemi di igiene pubblica ed un forte degrado estetico; hanno vetrine sporche e non oscurate in maniera decorosa, sulle quali sono talvolta affissi, sia sulla parte esterna che interna, manifesti, volantini, avvisi vari. Negli ultimi mesi sono pervenute all’Amministrazione comunale segnalazioni e richieste di intervento da parte di cittadini, residenti e commercianti. Con apposita delibera, la Giunta ha disposto una serie di interventi, a carico dei proprietari di queste attività commerciali chiuse da tempo, per evitare incuria e degrado. Si ordina ai proprietari di locali sfitti dove in precedenza erano ubicati esercizi commerciali cessati, di pulire le saracinesche e rimuovere gli eventuali rifiuti accumulatisi negli interstizi; mantenere decorosa la parte visibile interna delle vetrine ovvero procedere ad un adeguato oscuramento delle stesse, facendo comunque in modo che risultino prive di messaggi pubblicitari (ad eccezione delle comunicazioni di trasferimento dell’attività commerciale in altro luogo e dell’offerta di vendita / locazione del locale); rimuovere le insegne (ad eccezione di quelle storiche sottoposte a vincolo) ripristinando lo stato dei luoghi. Previste sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.

Marco Antonini