CORTE DEI CONTI, FABRIANO NELLE ULTIME POSIZIONI SUI SISTEMI DI CONTROLLO

di Marco Antonini

Fabriano – Indagine della Corte dei Conti sui sistemi di controllo interni all’Amministrazione comunale. Fabriano è alla posizione 815 su 820 città con più di 15mila abitanti per efficienza dei controlli. Il sindaco, Gabriele Santarelli, attacca: “I controlli sono mancati per troppi anni”. Un nuovo segretario comunale arrivato, da mesi, e istituzione dell’avvocatura interna le prime mosse del primo cittadino per invertire la rotta. “Fabriano visto dall’esterno sembrerebbe un Comune che gode di buona salute almeno a livello amministrativo. Noi che abbiamo fatto l’esperienza di fare un’opposizione seria e intransigente per 5 anni – dice Santarelli – ci eravamo accorti che non avevamo a che fare con una gestione che si può definire normale”. Tutto è iniziato nel 2016 con l’arrivo degli ispettori del Ministero dell’Economia e delle Finanze che hanno certificato una serie di irregolarità. “Oggi a mettere l’ennesimo tassello arriva la relazione della Corte dei Conti con l’analisi “del sistema dei controlli interni degli enti locali esercizio 2017”. E’ l’atto con la quale la Sezione delle autonomie fa il punto sul percorso di attuazione del sistema dei controlli interni degli enti locali. In questa analisi che coinvolge 852 enti, Fabriano si trova agli ultimissimi posti, al numero 815 su 820 enti. Fabriano, quindi, rientra tra gli 83 Comuni ad “alto rischio” di controllo (95%) in quanto evidenzia “sistemi di controllo caratterizzati dalla inesistenza, di fatto, dei controlli strategici, sulle partecipate e sulla qualità dei servizi, nonché dalla contestuale presenza di gravi criticità nell’attuazione dei controlli di regolarità, di gestione e sugli equilibri finanziari”. E ancora. “È evidente che una situazione tale genera molteplici rischi sia sul piano contabile che per l’attività gestionale, lasciata priva di indirizzi precisi ed organici nonché di controlli in grado di evitare violazioni, frodi, abusi, sprechi o cattiva amministrazione delle risorse e del patrimonio” si legge nella relazione della Corte dei Conti. Il sindaco conclude: “Quando dico che “i problemi veri non sono fuori dal Comune ma dentro il Comune” intendo questo”.

La relazione

Nella relazione della Corte dei Conti si legge: “A livello contabile, poi, aumenta il rischio di manipolazioni o errori nella registrazione delle transazioni giornaliere, con conseguenti implicazioni economiche e finanziarie per l’ente. Negli enti rientranti in quest’ambito, infatti, sono molto frequenti sia le segnalazioni di mancata trasparenza (che raggiungono un’incidenza del 42%, contro una media che non supera il 12% negli altri enti) sia le segnalazioni di irregolarità (pari al 17%, contro una media che varia dal 3% al 7% negli altri enti”.

“Nei richiamati limiti di inferenza e nelle prospettate condizioni pregiudiziali, i profili esaminati (struttura, efficienza ed efficacia dei controlli) hanno permesso di individuare una fascia di enti ad “alto” rischio di criticità del sistema di controllo interno, in quanto incapaci di assicurare, con sufficiente attendibilità, che le proprie attività operative vengano svolte nel rispetto delle norme regolamentari, degli atti di programmazione e della sana gestione finanziaria. L’inesistenza, di fatto, dei controlli strategici, sulle partecipate e sulla qualità dei servizi, e la contestuale presenza di evidenti lacune nell’attuazione dei restanti controlli pone questi enti nelle condizioni di non poter evitare il verificarsi di violazioni di leggi e di regolamenti, frodi, abusi, sprechi o altra cattiva amministrazione delle risorse e del patrimonio pubblico. A livello contabile, poi, è alto il rischio di manipolazioni o errori nella registrazione delle transazioni giornaliere, con conseguenti implicazioni economiche e finanziarie.”